Business Focus: la psicologia del rapporto con il cliente
Continua la rubrica legata al "Business Focus" su Japan Italy Bridge e oggi parliamo di problem solving, comunicazione e rapporto con il cliente, anche in Giappone.
Problem solving: la psicologia del rapporto con il cliente, anche in Giappone
Autore: SaiKaiAngel
Capire chi si ha davanti. Questo è un insegnamento che mi è stato personalmente dato e che cerco sempre di portare avanti. Cosa significa capire davvero chi si ha davanti? Sicuramente è alla base di ogni attività, sia personale che professionale e se fosse facile, chiunque riuscirebbe senza fatica nel proprio lavoro. Non è facile.
Solamente poche persone riescono a distinguersi nella massa e dal rumore che, soprattutto nei giorni nostri, si sente troppo spesso. In mezzo al rumore una voce, una voce attraente e leale. La voce di qualcuno che è disposto ad ascoltare, ma con molta attenzione i bisogni altrui. Per costruire un pubblico c’è bisogno di questo, insieme a molta intelligenza per capire il comportamento umano.
photo credits: artplusmarketing.com
Attrarre e mantenere alta l’attenzione.
Parliamo ad esempio, per farla più comprensibile, del podcaster. Il bravo podcaster non solo deve attrarre il proprio pubblico, ma deve anche fare del suo meglio per mantenere alta l’attenzione dell’ascoltatore senza urlare troppo e senza avere cali di voce che possano portare alla disattenzione.
Bisogna creare sogni, rispondere alle esigenze. Determinazione. Passione. Costanza. Coerenza. Non bisogna mai fare in modo di mostrare qualcosa che sia contrario ai fattori suddetti.
Capire la propria psicologia
Prima di capire gli altri, dovete assolutamente capire voi stessi. Per costruire un pubblico bisogna innanzitutto capire che cosa noi stessi siamo portati a fare.
Siamo in grado di comunicare bene? Il nostro lavoro è stare in mezzo alla gente, procacciare clienti, tenere ai propri clienti.
Non siamo in grado di comunicare bene? Il nostro lavoro è stare nelle “retrovie” e nel backstage. Pensate che quest’ultima cosa possa essere brutta o demoralizzante? No, non lo è. Perchè molto probabilmente, chi sta sul palcoscenico è bravo solo in quello e dovrebbe imparare anche a costruire lo spettacolo, perchè l’artista in questione non riuscirebbe a fare nulla senza uno staff che crea lo spettacolo da capo.
Insomma, prima di rendervi simpatici sforzandovi, lo studio da fare è molto pesante e lungo e sappiate che le persone si accorgono del vostro sorriso falso.
Non azzardate quello che non siete! Che siate in grado o no di capire gli altri e quindi voi stessi, non addentratevi in ciò per cui non siete portati. Certo, si può sempre imparare, ma occorre molto tempo. Occorre tempo per capirsi e per capire gli altri.
Portiamo un altro esempio: la mia passione.
Avere una passione e fare di tutto per perseguirla è sicuramente molto importante, ma per farlo e farlo bene, bisogna avere la capacità. Le capacità o si hanno di natura, o si imparano con il tempo. Una cosa su cui io personalmente non sono d’accordo, è perseguire una passione senza contare il resto, ad occhi chiusi. Spesso, purtroppo, questo porta al non raggiungimento del sogno e nelle peggiori ipotesi, alla completa rovina della strada verso quel sogno. Ci si può giocare male l’occasione, per farla breve.
La passione segue solo l’impegno. Per avere passione c’è bisogno di impegno. Invece di seguire la tua passione, presta attenzione a ciò che trovi coinvolgente.
Renditi unico e non farlo solo per attirare qualcuno o qualcosa, rimani unico.
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Costruisci qualcosa di unico e vai avanti rimanendo unico.
Fai capire che sei disposto ad essere un punto fermo per il tuo cliente, fai capire che sei disponibile a risolvere il suo problema.
Sii il loro Problem solving
Dunque, cos’è il problem solving? Andiamo ad analizzare questa parte essenziale per costruirsi un pubblico efficace.
Come abbiamo già detto, dare fiducia e assicurare la propria presenza sempre è essenziale e anche indispensabile. Non bisogna MAI fare in modo che il cliente dica o solo semplicemente pensi “Senza di questa persona posso andare avanti lo stesso”. Così i clienti si perdono. Bisogna essere in grado di diventare essenziali nella risoluzione di un problema.
Nel nostro caso, il problema potrebbe essere la costruzione di un evento o la costanza nel mantenersi vivi socialmente comunicando l’identità della propria azienda in modo corretto. Noi vogliamo essere dei problem solving, per questo bisogna avere la capacità di:
- Riconoscere un problema
- Definire un problema
- Determinare la causa del problema
- Stabilire le priorità
- Selezionare le possibili soluzioni
- Decidere la soluzione
- Risolvere il problema
photo credits: 1985fm.com
Per essere efficace come problem solving, bisogna allenare soprattutto queste capacità:
- Intuizione
- Buon senso
- Pensiero laterale
- Sensibilità
- Lucidità (attenzione perchè spesso questa va a cozzare con quella precedente)
- Comprensione dei limiti
- Comprensione delle capacità
- Facoltà decisionali
- Costanza
- Coerenza
Non è facile e c’è chi è nato con la capacità di problem solving, ma anche se non abbiamo nel team nessuno in grado di essere un problem solving, a quel punto abbiamo due strade da prendere:
- Cercare una persona che si occupi di problem solving
- Diventare noi stessi problem solving
Certo è che la strada non è semplice, perchè attenzione, non ho detto: Improvvisarsi Problem solving! E’ non solo difficilissimo, ma anche poco produttivo.
E il cliente se ne accorge il più delle volte.
Trovare uno scopo
Lo scopo deve essere personale e gli insegnamenti che ci vengono dati devono essere solo un aiuto. Mai prendere come oro colato qualcosa che qualcun altro dice! Per quanto una persona possa essere un’insegnante importante, deve rimanere una guida, un aiuto nei momenti di difficoltà e riuscire ad essere in grado di bilanciare la sua psicologia con la vostra. Sì, perchè quello che può funzionare con qualcuno può essere completamente inutile per qualcun altro.
E il cliente se ne accorge.
Non ascoltare mai i pregiudizi
Nonostante molte volte possano dire la verità, ancora più volte sono cattivi consiglieri. Possiamo trovarci davanti ad un cliente che “a pelle” non ci piace. Quante volte ho sentito dire queste frase… queste sensazioni, nonostante non siano da buttare completamente via, non devono diventare predominanti. Facciamo in modo che il pregiudizio possa rimanere tale (quindi un giudizio a sensazione) e rendiamolo fragile, tanto fragile da essere poi soppiantato dal giudizio.
Costruisci una rete molto grande
Avere una rete di contatti molto grande è un aiuto davvero importante. In quel modo, tra i tanti nomi, alcuni possono diventare clienti, clienti da seguire con costanza e nel tempo, per cui il pregiudizio è solamente una sensazione che lascerà poi lo spazio al giudizio.
Poi dopo se vi fa piacere potete anche dire “te l’avevo detto io me lo sentivo!” è ok se vi fa piacere, ma non è richiesto.
Sii quello che sei, ma hey non sto parlando dell’essere quello che si è nonostante tutto. Bisogna essere quello che si è ma con un lavoro alle spalle, bisogna creare una vera e propria consapevolezza di quello che si è e quindi avere anche l’onestà di capirne i limiti, prima che se ne accorga qualcun altro. Fatevi aiutare da chi ha una capacità maggiore e sto parlando sia di chi sta backstage sia del frontman. Non buttatevi ad essere quello che non siete, perchè per diventarlo, se davvero ci tenete, bisogna impegnarsi molto.
Siate convincenti
Questo, psicologicamente, porta per prima cosa a convincere voi stessi. Non tentate di convincere qualcun altro di qualcosa a cui voi non credete!
Se ne accorgono, fidatevi.
Lavorate per convincere voi stessi di qualcosa e poi convincete anche gli altri. Farete incazzare un bel po’ di persone probabilmente, ma saranno soprattutto i vostri competitor. Il cliente, la persona per cui state facendo da problem solving, sarà al vostro fianco e vi vedrà importanti.
Siate affidabili
Dovete essere qualcosa di conosciuto, qualcosa di affidabile. Non dovete scappare al primo ostacolo e dovete riuscire a farvi conoscere. Le persone tendono molto ad essere coinvolte da ciò che già si conosce e temono lo sconosciuto. Se ci fate caso, noi stessi siamo attirati da ciò che è conosciuto. Siamo più inclini, solitamente, ad ascoltare con attenzione una canzone che già conosciamo, di cui già conosciamo la storia piuttosto che una nuova. Molto spesso qualcuno ci dice “Ascoltala è bellissima, fidati di me!”.
E’ il fidati di me il problema, perchè la nostra mente è egoista e tende sempre a non fidarsi, per questo poi la canzone non la ascolteremo mai con l’attenzione che è stata richiesta fino a che non diventa parte della nostra mente. Fino a che non piace a noi. Questo ci fa capire quanto importante sia l’affidabilità, quanto dobbiamo studiare e lavorare per essere, se non alla pari della mente del cliente, il più vicini possibile.
Basta non perdere l'essenza di ciò che ha fatto innamorare voi stessi, pensate sempre a questo.
Modellarsi per la percezione del pubblico
Sii sempre te stesso, si dice, fai di tutto per non piacere agli altri, ma piaci solo a te stesso. In questo modo, direi che puoi anche chiudere e vivere nella tua isola deserta senza che nessuno ti infastidisca. Ma se vuoi avere a che fare con gli altri è importantissimo avere non solo la percezione e una buona conoscenza di sè stessi, ma anche fare di tutto per migliorare sè stessi in modo da diventare parte essenziale ed indispensabile del cliente. Bisogna essere sè stessi, ma con un bel lavoro alle spalle. Perchè in un lavoro con dei clienti, è essenziale riuscire a rapportarsi con loro e lavorare per restarlo nel tempo. Che ti piaccia o no, tutto ciò che crei modella la percezione e l'opinione che la gente ha di te. A meno che non ti piaccia proprio l’isola deserta e a quel punto si può fare a meno anche di lavorare nutrendosi di noci di cocco.
Quando ti approcci agli altri e vuoi lavorare con altre persone, non hai altra possibilità che essere all’altezza delle aspettative altrui. Purtroppo, la convinzione che “noi siamo noi e non dobbiamo muovere un dito per essere apprezzati dagli altri” è troppo frequente per essere soppiantata, ma spero con tutto il cuore che prima o poi la mente di tutti possa aprirsi all’eventualità che non siamo tutti uguali e che i primi su cui bisogna lavorare davvero siamo noi stessi. Poi possiamo pensare ad approcciarci agli altri e creare buone connessioni anche lavorative.
Essere problem solving vuol dire anche essere critici
Avere la capacità di capire dove sbagliamo e andare avanti sistemando il problema. Bisogna essere i Problem Solving anche di noi stessi! Essere critici significa anche avere la capacità di affrontare le critiche: trovare la giusta spiegazione a quelle poco costruttive e accettare quelle costruttive. Se si chiamano “critiche costruttive” significa che sono in grado di costruire qualcosa. Si può passare il tempo ad alimentare e dare attenzione ai troll oppure a creare qualcosa di buono e magari ascoltare solo ciò che è costruttivo, a voi la scelta. Ciò che davvero bisogna evitare è la presunzione che, attenzione!, è ben diversa dalla sicurezza.
La presunzione ci rende ciechi, la sicurezza ci fa acquistare ancora più vista.
photo credits: economist.com
Aprite la vostra mente
E qui arriva il mio momento, il nostro momento. La chiusura mentale non aiuta nessuno, nemmeno nel lavoro. Chiude non solo la nostra mente, ma anche vie e possibilità. Spesso non ci approcciamo a qualcun altro per paura e per poca conoscenza. Pregiudizi, luoghi comuni, tutto questo ci chiude nell’isola deserta e non ci fa guardare oltre.
Guardare oltre
Abbiamo deciso di lavorare con il Giappone, ma non senza uno studio e senza tanto impegno. Abbiamo modellato le nostre conoscenze e le nostre capacità in modo da avvicinarci a questo popolo. Inoltre, abbiamo studiato e studiamo ancora la lingua in modo da avvicinarci a loro, li vogliamo capire sempre di più in modo da diventare per loro un vero e proprio Problem Solving che possa rimanere tale nel tempo, che possa essere un appiglio nei momenti di difficoltà che non dovranno esserci, perchè noi sappiamo come evitarli già dall’inizio.
La differenza di lingua, di cultura, di abitudini… tutto questo abbiamo detto che fa paura. Ma dobbiamo innamorarci di questa lingua, di questa cultura, di queste abitudini, di tutto quello che è stato detto fino ad ora. Se non c’è modo di modellare la propria mente e di innamorarvi voi per primi di tutte queste cose, direi che è inutile provarci. Se vi rendete conto che ne siete innamorati, allora cominciate a lavorare e cominciate a capire di cosa il Giapponese in questione ha bisogno. Molto spesso ci siamo trovati davanti a quello che mai ci saremmo aspettati: somiglianze incredibili. Giappone e Italia si somigliano davvero molto, ma queste cose sono percettibili solamente ad un occhio di qualcuno che vuole essere esperto, qualcuno che vuole migliorarsi, qualcuno che vuole approcciarsi. Come ho già detto in precedenza, per primi dobbiamo innamorarci noi, poi fare innamorare gli altri e, in questo caso, il nostro cliente.
Non potete piacere a tutti, ma sforzatevi di piacere a chi merita, a chi volete camminare accanto sia professionalmente che privatamente. Molto probabilmente sarete non solo il loro problem solving, ma anche e soprattutto il vostro.
La bellezza di un sito web, di un social, di tutto ciò che è comunicazione è importante ed è il lavoro del backstage. Ma non è nulla senza il lavoro del frontman, stessa cosa si può dire del contrario. Un team ben strutturato è quello che ha sia back che front stage, non dimenticatelo mai e, in fin dei conti, la psicologia di costruire un pubblico non è poi così diversa dalla psicologia in generale. Se si applicasse in tutto ciò che viviamo, forse le cose andrebbero meglio per tutti.
Innamoratevi, ma innamoratevi davvero. O beh, ci sono sempre le noci di cocco.
TENOHA &|RAMEN: The Ramen Club
TENOHA &|RAMEN è completamente nuovo e diventa TENOHA RAMEN CLUB! Siete pronti a vivere un’esperienza irripetibile?
TENOHA &| RAMEN riapre con il "Ramen Club"
Autore: SaiKaiAngel
“Trasformare l'esperienza del Ramen in un piacere assolutamente privo di sensi di colpa” Queste sono le parole dello straordinario chef Takao, colui che da anni ci delizia con i ramen migliori in Italia. Takao non è solo uno chef incredibile, ma anche un ex pugile professionista! Questo non lo sapevate, vero? Ebbene si! Chef Takao è sempre stato molto rigoroso sulle sostanze nutritive, ma ha sempre avuto un debole per il ramen. Essendo un piatto calorico, il ramen era considerato un "nemico" per la sua carriera di pugile, ma secondo voi un guerriero del genere avrebbe potuto arrendersi? Ovviamente no!
Per questo nasce il nuovo TENOHA RAMEN CLUB, per deliziarci con questo piatto senza nessun senso di colpa!
Non appena lasciata la boxe, Takao è diventato uno chef di ramen, perfezionandosi a tal punto da diventare colui che riesce a regalare l’esperienza unica ed irripetibile del ramen autentico anche qui in Italia, dando vita a numerose ricette per vivere il ramen davvero senza sensi di colpa.
TENOHA RAMEN CLUB, deliziosa opera dello chef Takao, è un luogo in cui non solo potrete soddisfare il vostro palato con l’autenticità del ramen giapponese, ma potrete farlo senza nessun senso di colpa, con la consapevolezza che ogni piatto è perfetto per lo sportivo o per chi ha voglia di mangiare in modo completamente sano. Siamo davanti ad una novità assoluta qui in Italia, ve ne renderete conto anche solamente ad entrare in TENOHA RAMEN CLUB, completamente rinato per raccontare una storia, una di quelle storie molto importanti che vi lasceranno affascinati. Vi guarderete intorno e sarete immersi nel mondo dello chef Takao, nella sua storia, nel suo continuo studio per offrire sempre il meglio a chiunque voglia un nutrimento sano e gustoso. Lavoro, fatica, esperienza, salute, determinazione e sicurezza, tutto questo e TENOHA RAMEN CLUB!
Vi sentirete parte di quella storia importante, coccolati e sicuri di essere nelle mani di uno chef con la mente sempre occupata a preparare un ramen sano e nutriente, 365 giorni, 24 ore su 24.
Vivete e fate vivere ai vostri amici, alle persone che amate questa nuova esperienza della completa libertà di mangiare la vera tradizione del ramen giapponese senza nessun senso di colpa!
Dal 12 di Febbraio, TENOHA RAMEN CLUB ha una nuova faccia ed è pronto a stupirvi nuovamente, sempre nelle mani espertissime di un grande chef e un grande ex pugile! Venite a conoscere Takao e la sua storia!
TENOHA RAMEN CLUB - Via Vigevano 20, 20144 Milano
photo credit: Anna Daverio
TENOHA MILANO: Afternoon tea
Scegliete di trascorrere la festa di San Valentino in un modo totalmente diverso! Avete voglia di vivere e far vivere a chi amate momenti assolutamente irripetibili? Ora potete farlo, grazie a TENOHA Milano che sempre vi riserva novità e dolci sorprese!
TENOHA &| TASTE: Afternoon Tea per San Valentino
Autore: SaiKaiAngel
E proprio di una dolce sorpresa stiamo parlando ora, TENOHA AFTERNOON TEA è un’esperienza unica, speciale che solo il nostro angolo di Giappone preferito qui in Italia può darci. Volete trascorrere una giornata speciale e farla trascorrere anche alla vostra persona amata? San Valentino all’insegna del Giappone e di un’esperienza unica nell’iconico tatami di TENOHA Milano! Volete saperne di più? Abbiamo alcune foto a seguire che sicuramente vi faranno incuriosire tantissimo!
Dal 10 al 14 Febbraio: Valentine’s Edition
La tradizione del Giappone non è mai stata così vicina. Per San Valentino, immergiamoci in un’esperienza unica e tradizionale del Sol Levante nel tatami di TENOHA Milano! Chiudete le tende e godetevi una degustazione di tè, bevande e dolci artigianali giapponesi nel più totale relax! Solamente insieme a chi amate, riuscirete a godervi una degustazione che difficilmente riuscirete a vivere ancora. Qualche ora nella pace dell’esperienza giapponese, con i migliori tè e dolci e ovviamente la solita enorme attenzione e coccola che solo da TENOHA Milano potete trovare. Scegliete il giorno e la fascia oraria che più vi aggrada!
Informazioni
Quando: Due fasce orarie: 14:00 ~ 16:00 | 16:00 ~ 18:00
Dove: TENOHA MILANO — Via Vigevano, 18, 20144 Milano
Costo: 35€/pax (Minimo 2 persone)
Ricordate, sia nel rispetto della sicurezza che nel rispetto della vostra privacy, la prenotazione è sempre obbligatoria! Per farlo potete usare l’indirizzo mail e il numero di telefono seguente: taste@tenoha.it | (+39) 02 8088 9868
Per maggiori informazioni, cliccate il link seguente: https://www.tenoha.it/taste/tenoha-afternoon-tea/
photo credit: Anna Daverio
TENOHA MILANO: Sukiyaki Experience
TENOHA Milano ci stupisce ancora e lo fa con uno speciale delivery, la Sukiyaki Experience! Un’occasione più unica che rara di avere il Giappone a casa propria.
TENOHA &| TASTE: Sukiyaki Experience
Autore: SaiKaiAngel
Sicuramente avete presente la carne migliore del mondo, la WAGYU, giusto? Ora, grazie al Sukiyaki, potrete averla direttamente a casa vostra!
Spieghiamo prima che cos’è questo piatto: il Sukiyaki è un piatto molto importante della tradizione culinaria giapponese. Stiamo parlando di tagli sottili di manzo cotti a fuoco lento in una pentola insieme a tofu, funghi, udon e verdure. Si può anche immergere la carne cotta in un uovo crudo per esaltare al massimo la sottigliezza del sapore del Wagyu.
Stiamo parlando tra l’altro della Wagyu migliore al mondo, ovvero della Wagyu Kagoshima “A5”, non una carne qualunque.
Il manzo Wagyu si distingue per un'elevata densità di grasso intramuscolare che rende la carne estremamente tenera e la famosa Wagyu KAGOSHIMA di grado “A5“ vanta il sapore migliore in assoluto.
Kagoshima si è classificata come prima tra tutte le regioni del Giappone alla “Esposizione dei bovini Wagyu” del 2017.
TENOHA VI FORNISCE DI TUTTO
Il delivery del Sukiyaki è incluso anche del servizio completo. A casa vostra verrà consegnato:
✓ PENTOLA per SUKIYAKI
✓ MESTOLI e CIOTOLE
✓ FUROSHIKI e BACCHETTE
✓ PIASTRA A INDUZIONE
✓ BRODO (ricetta originale a base di soia, zucchero e mirin)
Componete il Sukiyaki che desiderate, è facilissimo, potete farlo facilmente grazie al link qui sotto e se userete il codice sconto SUKIYAKI25, avrete 25€ di sconto sull'ordine totale: https://sukiyaki.tenoha.it/
Orari
CENA: dalle 18:00 alle 21:00
PRANZO: dalle 12:00 alle 14:30
*servizio PRANZO disponibile dal Giovedì alla Domenica
Non perdete questa occasione, TENOHA viene da voi! Siete pronti? Stupite amici e parenti con questa unica e rarissima experience!
photo credit: Anna Daverio
Business Focus: L'importanza della comunicazione e del Marketing in Giappone nei tempi di pandemia
La comunicazione è sempre stata importante nella nostra vita e in questo momento di pandemia a causa della diffusione del COVID-19, la sua essenzialità è diventata ancora più forte. In un momento in cui siamo costretti a rinunciare ad abbracci e vicinanze fisiche, se non ci fosse internet come faremmo? Grazie alla comunicazione riusciamo ad avvicinarci al resto del mondo, la nostra porta non è chiusa grazie ad internet.
L'importanza della comunicazione e del Marketing in Giappone nei tempi di pandemia
Autore: SaiKaiAngel
photo credits: mosaikoweb.com
La pandemia del COVID-19 è sicuramente un momento molto difficile in cui siamo tutti coinvolti, ma cerchiamo di vedere anche in questo il positivo. Come si dice? Se ti senti in un tunnel arredalo! Ecco, mentre noi aspettiamo di vedere la luce in fondo al tunnel, cerchiamo di fare di tutto per non fare morire la nostra azienda e i nostri rapporti. I lockdown imposti sono molto difficili da gestire, ma quanto sono riusciti a farci capire l’importanza delle “piccole” cose? Ho messo la parola PICCOLE tra virgolette, sì, perchè in questa pandemia ci siamo resi conto quanto GRANDI siano le PICCOLE cose. Quanto speciale sia la nostra normalità. Quanto abbiamo cercato un abbraccio seppur virtuale, quanto ci siamo reinventati per tenere in vita un progetto di lavoro per cui abbiamo fatto tanto.
Approfittiamo di questo momento per ripartire anche più forti di prima, prendiamoci del tempo per pensare, reinventarci e prepararci per la ripresa totale.
Ricordatevi però, che non esistono miracoli! Bisogna affidarsi al mondo dei social marketing, ma non da soli. Esistono specialisti nel campo, persone che di lavoro fanno proprio quello di consigliarvi ed accompagnarvi nel mondo del social marketing e della comunicazione senza farvi incorrere contro ostacoli (tipo noi).
photo credits: mosaikoweb.com
Non sospendere mai le attività produttive.
Abbiamo la fortuna di poter usufruire di internet, perchè mettere in pausa un lavoro o un’azienda? L’idea che un giorno internet potesse diventare da importante a essenziale era già nell’aria da un po’. Possiamo partecipare ai meeting, possiamo organizzare, possiamo davvero lavorare insieme e rimanere in contatto con i nostri clienti, tutto online. Inoltre, in questo momento, possiamo dedicarci anche a intensificare i contenuti dei nostri social media, dei nostri siti, in modo che non appena ci sarà la possibilità di ripartire dopo la pandemia, saremo pronti!
Se il nostro negozio è chiuso, perchè toglierci la possibilità di creare un e-commerce per continuare a vendere i nostri prodotti? Se fino ad ora non ne abbiamo sentito la necessità, ecco che ci si presenta davanti questa possibilità che, pian piano, diventa sempre più importante. Se si può, cerchiamo di costruirci un canale online per comunicare e continuare la nostra attività lavorativa! Cerchiamo anche di “arredarlo” il meglio possibile.
Rinforziamo i valori aziendali e l’immagine aziendale online!
Facciamoci vedere, ne abbiamo la possibilità! Non fermiamo gli eventi, creiamoli online e se proprio non vogliamo farlo, fermiamoci ad organizzare quelli in presenza. Abbiamo la possibilità di farlo, rinforziamo la nostra rete comunicativa adesso!
Continuiamo a rimanere in contatto!
Molti ragazzi possono continuare a studiare e a frequentare la scuola grazie alla Didattica a Distanza, quella che ormai tutti conosciamo come DAD. E’ importante? Sicuramente è un aiuto, se non ci fosse questa possibilità di meeting online, sicuramente i ragazzi rimarrebbero completamente fuori dall’insegnamento e dagli incontri con i compagni di classe. Invece, grazie alla Didattica A Distanza, i ragazzi riescono ad interagire tra di loro e, magari, anche a distrarsi. La distrazione in questi momenti di chiusura è molto importante, se non ci fosse possibilità di comunicare online, rimarremmo davvero chiusi fuori dal mondo. Forse ora più che mai ci rendiamo conto di quanto la comunicazione online possa essere importante.
Ancora dei dubbi? Andiamo a vedere cosa succede nel resto del mondo e soprattutto in Giappone, che è il nostro focus da sempre.
L'importanza della comunicazione e del Marketing in Giappone nei tempi di pandemia
Il Giappone è sempre stato molto tecnologico, ha sempre creduto, quasi più e prima di tutti, all’importanza della comunicazione e del marketing online, infatti ora si trova sicuramente più avvantaggiato di chi invece rimaneva fermo sulla tradizione.
Il Giappone vive con i social network in modo di rimanere sempre in contatto con il resto del mondo, diamo uno sguardo ai social network più usati in questo paese con le relative percentuali grazie a Statista:
- LINE 77,4%
- Twitter 38,5%
- Instagram 35,7%
- YouTube 23,2%
- Facebook 21,7%
- TikTok 8,1%
- Skype 7,1%
Il caso LINE
photo credits: google.com
Come potete ben vedere dalle statistiche, se in occidente utilizziamo maggiormente Whatsapp, Facebook ed Instagram, in Giappone invece si affidano moltissimo a LINE e Twitter. Conoscete LINE? E’ considerato il Whatsapp giapponese, e vanta circa 84 milioni di utenti attivi mensili in Giappone (statistica di fine 2020).
Cosa rende LINE così popolare?
LINE nasce nel 2011 da una collaborazione con Naver, una piattaforma sudcoreana.
Subito dopo il grande terremoto del Giappone nel 2011, la maggior parte dei canali di comunicazione convenzionali si erano interrotti causa interruzioni di corrente. Per questo, le fonti ufficiali si sono rivolte all’online per comunicare le notizie e confermare la sicurezza di amici e familiari. L'app è stata rilasciata per l'uso pubblico nel corso di quell'anno, e si è rivelata molto interessante per i consumatori giapponesi grazie al suo design unico e personalizzabile, consentendo sia l'uso privato che quello aziendale.
Come usano i social network i giapponesi?
Rispetto ai Paesi vicini, i giapponesi usavano i social network per il 65% contro l'88% di Taiwan e l’87% della Corea del Sud. A gennaio 2019, gli utenti di internet giapponesi hanno invece trascorso in media 4,8 ore al giorno con i contenuti digitali, mentre i giovani giapponesi tra i 18 e i 34 anni di ore ne utilizzavano fino a sei. Secondo un sondaggio, le ragioni principali per l'utilizzo dei social media tra le giovani generazioni sono la comodità di raccogliere e condividere informazioni, oltre che connettersi con amici e colleghi.
photo credits: epigeum.com
Abbiamo questo momento per pensarci e per riattivarci il prima possibile. questo è il nostro lavoro da sempre e ora finalmente ci rendiamo conto che non è mai stato più utile. Lo era già da prima, ma ora è diventato essenziale. Siamo pronti ad accompagnarvi e voi siete pronti per la rinascita (online)?
TENOHA MILANO: Kimagure
Arriva dicembre e con lui le feste e un menu speciale per il delivery di TENOHA Milano, in collaborazione con Satoshi Kawamoto e Green Fingers Market Milano ecco il Kimagure!
TENOHA &| TASTE: KIMAGURE in collaborazione con Satoshi Kawamoto
キマグレ
Autore: SaiKaiAngel
Kimagure (キマグレ) in italiano significa “capricciosa” e questo capriccio gustoso e speciale potrà essere consegnato dall’angolo di Giappone in Italia, che come ben sapete è TENOHA Milano, dal 9 al 14 Dicembre direttamente a casa vostra in esclusiva solo su UBEREATS!
Ecco le proposte "capricciose" degli CHEF, andiamo nel dettaglio di questo Kimagure
Special menu + set: “Dried flowers confetti” by Greenfingers Market Milano
CABBAGE ROLLS: involtini di cavolo ripieno di carne di maiale macinata servito in brodo di dashi con YAKIONIGIRI, ovvero un onigiri ripieno di katsuobushi, ricoperto di salsa di miso e foglia di Shiso.
Trovate tutto questo gustoso, vero? Ma anche l’occhio vuole la sua parte. Sappiamo che i piatti degli Chef di TENOHA Milano sono sempre anche bellissimi da vedere, ma questa volta, grazie alla collaborazione con Satie-san, Satoshi Kawamoto del celeberrimo Green Fingers Market Milano, potrete ricevere il favoloso piatto con un set di “Dried flowers confetti” . Un’occasione più unica che rara, dal 9 al 14 dicembre 2020 coccolatevi con questa grandissima novità tutta giapponese!
Seguite le Instagram STORIES di TENOHA Milano per saperne di più!
Godetevi questo set a casa vostra, sentitevi immersi nell’atmosfera giapponese e fateci sapere con foto, video e stories quanto lo trovate speciale. Noi di Japan Italy Bridge siamo pronti a provarlo, seguite anche le nostre stories per godere dei colori e l’atmosfera giapponese della collaborazione di TENOHA Milano con Green Fingers Market Milano!
Instagram: @TENOHA Milano, @satie_san @greenfingersmarketmilano
photo credit: Anna Daverio
Business Focus: Digitalizzazione, la chiave per sollevare l'economia
Questa pandemia ha dato un duro colpo all’economia mondiale e una delle chiavi per risollevarsi è proprio la digitalizzazione. Continuamo la nostra rubrica sul Business Focus e oggi parliamo proprio di quanto la digitalizzazione possa influenzare lo sviluppo economico di Italia e Giappone.
Digitalizzazione: potrebbe essere la chiave per incrementare la spesa dei consumatori giapponesi?
Autore: Erika
In questi mesi, molte aziende si sono lanciate nell'ambiente digitale e molti negozi hanno trasportato le proprie vetrine nel mondo dell’e-commerce. Questa intelligente mossa ha permesso loro di continuare a lavorare anche nei mesi di lockdown, e di non fermare la propria produzione.
Tuttavia in Giappone, come anche in Italia, la ripresa economica è soprattutto dei consumi è estremamente rallentata. Per quale motivo? La ragione di ciò è che in entrambe i paesi la diffusione dell’e-commerce è in ampio ritardo rispetto ad altre nazioni.
Durante i mesi del lockdown, le persone hanno diminuito drasticamente le visite nelle aree di shopping. Tuttavia, nei paesi aderenti all’OCSE (Organization for Economic Co-operation and Development) , si sono registrate vendite al dettaglio in aumento e in media sopra al livello pre-pandemico. Questo significa che la maggior parte delle vendite è avvenuta tramiti siti online ed e-commerce.
La situazione è differente non solo in Italia ma anche in Giappone. Qui infatti le vendite rimangono ancora al di sotto dei livelli registrati prima della pandemia. In questi due paesi così diversi eppure così simili, la gente si è chiusa in casa senza spendere denaro. Infatti, alla fine di giugno, il contante e i depositi bancari delle famiglie giapponesi hanno raggiunto una cifra record (1.030.000 miliardi di yen).
Tutto ciò però non ha aiutato l’economia, già gravemente colpita dagli effetti del COVID-19. Secondo alcuni questo freno sarebbe da attribuire allo sviluppo insufficiente del settore e-commerce e dalla scarsa presenza online delle aziende dei due paesi, sia Italia che Giappone.
Infatti, da un sondaggio di Statista del 2019, solo il 16% dei giapponesi ha dichiarato di aver fatto acquisti online nell’anno precedente. Questo dato rientra nella quarta posizione fra le 45 economie in via di sviluppo. Diventa quindi ipotizzabile che una volta che la digital transformation arriverà in Giappone, il potenziale di aumento della spesa delle famiglia potrebbe essere enorme. Infatti ora, dopo mesi di pandemia e costrizioni, i consumatori sono stanchi di stare a casa e sono disposti a spendere.
Come arrivare alla digital transformation verso il Giappone?
Tutto quello che ci siamo detti fino ad ora, sono discorsi ipotetici con un enorme potenziale. Tuttavia, per poter trasformare questo potenziale in una vera ripresa economica, il governo e in primis le aziende stesse dovrebbero investire nel digitale. Ci riferiamo alla creazione di e-commerce, siti web, canali social media e influencer marketing in modo che il business legato a queste aziende possa ripartire.
A sostegno di questa nostra teoria, infatti, le principali società giapponesi prevedono di investire il 16% in più nel digitale per l’anno fiscale 2020. Infatti, Un totale di 765 imprese punta a spendere 471,8 miliardi di yen (4,45 miliardi di dollari) in tecnologia, mostra un'indagine Nikkei sulle società quotate in borsa e su quelle con 100 milioni di yen o più di capitale. Questo segna un secondo anno consecutivo di crescita a due cifre.
Con la pandemia che ha interrotto i flussi di persone e merci, le aziende si stanno rivolgendo alla tecnologia per adattare i canali di vendita e distribuzione alla nuova normalità. Seven & i Holdings, l'azienda che sta dietro ai minimarket 7-Eleven, prevede un aumento del 19,9% degli investimenti in tecnologia fino a 121,2 miliardi di yen - la somma più grande di tutti quelli presenti nella lista.
Gli investimenti in tecnologia hanno già portato i loro frutti e un ritorno su questi investimenti che potranno solo accelerare. Infatti, le aziende che hanno abbracciato la digitalizzazione sono quelle che stanno dando il meglio in questa pandemia.
"I leader delle imprese sono costretti ad adattarsi al coronavirus, e ora si rendono conto dell'importanza della trasformazione digitale", ha detto Saisuke Sakai del Mizuho Research Institute. "Gli investimenti IT potrebbero crescere ancora di più in futuro". / fonte Nikkei
Questo ci porta a capire che ora più che mai è il momento di investire nel digital e nella creazione di una presenza online per la vostra azienda sia in Giappone che in Italia. Solo in questo modo, le aziende riusciranno a non fermare il proprio lavoro e ad avere vendite costanti anche in questo periodo di incertezze.
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Artisti giapponesi contemporanei all'estero
Il Giappone come l’Italia è un paese molto legato all’arte e tanti artisti contemporanei giapponesi hanno esportato i loro lavori all’estero.
Gli artisti contemporanei giapponesi all’estero
Autore: Sara
Biennali, fiere dell'arte ed expo hanno permesso al mondo dell'arte contemporanea giapponese di volgere uno sguardo verso l'esterno. Finalmente, anche i grandi artisti escono al di fuori dei confini del Sol Levante. Noi di Japan Italy Bridge abbiamo deciso di presentarvi alcuni tra i più importanti artisti contemporanei che hanno ricevuto consensi in tutto il mondo. Parliamo di creativi come Yayoi Kusama, Tatsuo Miyajima, Takashi Murakami, Yoshitomo Nara e Hiroshi Sugimoto. Siete pronti per questo viaggio?
Yayoi Kusama
photo credits: wsj.com
Nata a Nagano nel 1929, Yayoi Kusama è forse la più conosciuta fra gli artisti contemporanei giapponesi. Cominciò a dare prova delle sue immense doti artistiche a 10 anni. Il difficile rapporto con la madre ed un trauma che la segnò profondamente condussero Kusama a dipingere sulle tele le sue esperienze. L'ambiente fisico e la sua personalità svanivano inghiotte dallo spazio che si muoveva ad una incredibile velocità. Iniziò ad ispirarsi anche a Georgia O'Keeffe e le scrisse una lettera. L'artista rispose e Kusama si trasferì a New York dove iniziò a realizzare dipinti monocromatici che attirarono immediatamente l'attenzione.
I primi anni '60 non erano di certo facili per una donna, soprattutto giapponese e riuscire ad esporre nelle gallerie era un'impresa difficile. Tuttavia, ci riuscì diventando via via sempre più conosciuta nel campo dell'arte concettuale. Le sue opere includono attributi di femminismo, minimalismo, surrealismo, art brut, pop art ed espressionismo astratto accomunati tutti dalla tecnica dei pois.
Tornata in Giappone, l'artista potè godere del successo meritato. Le sue opere furono esposte al Museum of Modern Art di New York, al Tate Modern a Londra e al National Museum of Modern Art di Tokyo. Tra il 1994 e il 2012, Kusama collaborò con il musicista Peter Gabriel e soprattutto con Marc Jacobs, direttore artistico di Louis Vuitton. Kusama oggi vive nell'ospedale psichiatrico Seiwa, in Giappone, per scelta personale e continua a dipingere quotidianamente nel suo studio a Shinjuku.
Tatsuo Miyajima
photo credits: smh.com.au
Nato a Tokyo nel 1957, Tatsuo Miyajima si è laureato al corso di pittura a olio presso il dipartimento di Belle Arti della Tokyo National University of Fine Arts and Music. Iniziò a sperimentare con la performance art prima di passare alle installazioni basate sulla luce.
Miyajima affermò che il desiderio di creare un lavoro più duraturo, in contrasto con la natura necessariamente effimera della sua performance e delle sue azioni, lo ha motivato a iniziare a lavorare su sculture e installazioni. Impiegando materiali contemporanei come circuiti elettrici, video e computer, i lavori estremamente tecnologici di Miyajima si sono incentrati sull’utilizzo di contatori a diodi digitali ad emissione di luce (LED). Questi numeri, lampeggianti in cicli continui e ripetitivi da 1 a 9, rappresentano il viaggio dalla vita alla morte, la cui finalità è simbolizzata dallo "0", numero che non compare mai nella sua opera.
Miyajima ha tenuto mostre personali presso l'Ullens Center for Contemporary Art di Pechino, al Miyanomori Art Museum di Hokkaido, al San Francisco Museum of Modern Art. Inoltre, ha partecipato alla Biennale di Venezia e a numerose mostre collettive, dal Museum of Contemporary Art di Sydney, all'Hiroshima City Museum of Contemporary Art. Dal 2006 Miyajima ricopre il ruolo di vicepresidente della Tohoku University of Art and Design.
Takashi Murakami
photo credits: crfashionbook.com
Nato a Tokyo nel 1962, Takashi Murakami ha intrapreso gli studi di pittura giapponese tradizionale presso il Tokyo Geijutsu Daigaku. Tuttavia, la sua aspirazione era quella di diventare un grande mangaka. Dopo aver conseguito la laurea in pittura tradizionale Nihon-ga, vinse una borsa di studio del MoMA PS1. Si trasferì a New York arricchendo le sue influenze con le opere di Andy Warhol e ispirandosi alle filosofie produttive di aziende cinematografiche come Disney, LucasFilm e lo Studio Ghibli di Hayao Miyazaki.
Tra le svariate mostre personali, ce n’è una che segnerà la nascita di un nuovo movimento artistico giapponese: “Superflat”. Questo era il titolo della mostra al MOCA di Los Angeles che diventò il manifesto programmatico ed estetico dell'artista promuovendo sistematicamente il valore di un'arte giapponese autonoma dalle influenze occidentali. Un’arte appunto capace di esprimere la realtà culturale del nuovo Giappone. Superflat infatti mescola elementi otaku ad elementi Kabuki e jōruri, fusi e appiattiti in immagini dalle superfici levigate e dai colori brillanti in cui i temi estetici sono amplificati ed esaltati.
Murakami ha collaborato con Marc Jacobs e ha realizzato per Louis Vuitton la borsa in edizione limitata Cherry Blossom, disegnando per l'occasione un pattern kawaii con il monogramma dell'azienda di moda.
Grazie al suo approccio estetico e imprenditoriale all’arte, Murakami è entrato a pieno titolo nello scenario artistico elitario internazionale, vendendo attraverso aziende terze, oggetti destinati al mercato di massa, inventando e promuovendo i brand Kaikai Kiki e GEISAI.
Yoshitomo Nara
photo credits: scmp.com
Nato a Hirosaki nel 1959, Yoshitomo Nara ha studiato presso l'Università Prefetturale di Belle Arti e Musica di Aichi e alla Kunstakademie di Düsseldorf.
Nara è conosciuto per i suoi dipinti i cui soggetti sono ingannevolmente semplici. Troviamo infatti bambini e animali a colori pastello con tratti fumettistici con poco o nessun sfondo che appaiono contemporaneamente dolci e sinistri. Inoltre a volte brandiscono armi come coltelli e seghe ed i loro sguardi sono accusatori. La sua arte è una metafora che accusa le persone di attaccare l'innocenza dell'infanzia.
Le perversioni oggettistiche di Nara affondano le radici nella cultura popolare giapponese, influenze che però si mescolano a quelle provenienti dalla società orientale ed occidentale. La sua arte pittorica, scultorea, delle installazioni e delle incisioni esplora i temi dell'isolamento, della ribellione, della spiritualità e della religione.
Hiroshi Sugimoto
photo credits: artslife.com
Nato nel 1948 a Tokyo, Hiroshi Sugimoto dopo aver conseguito il Bachelor of Arts, si trasferisce a Los Angeles per studiare fotografia. Questi studi lo porteranno, negli anni 70 ad affermarsi come uno dei più famosi fotografi contemporanei.
I suoi lavori trattano della storia e dell’esistenza temporale, investigando su temi quali il tempo, l’empirismo e la metafisica. Sugimoto ha ricevuto numerosi grant e le sue opere sono esposte nelle collezioni della Tate Gallery, del Museum of Contemporary Art, Chicago, del Metropolitan Museum di New York e del Guggenheim di New York.
Come molti degli artisti contemporanei, anche Sugimoto ha collaborato con la moda, questa volta con la casa francese Hermès. Le foto a colori di Sugimoto per i foulards di Hermes sono state esposte nel giugno 2012 al Museo delle culture di Basilea. Durante la Biennale di Venezia del 2014, Sugimoto ha svelato la sua “Glass Tea House Mondiran” presso Le Stanze del Vetro sull’isola di San Giorgio Maggiore.
Il mondo dell’arte è ricco di sfaccettature date da ispirazioni continue, dalla ricerca dell’io, dalla necessità di esprimere concetti profondi senza l’utilizzo di parole. Quali tra gli artisti contemporanei giapponesi vi hanno più colpito? Fatecelo sapere nei commenti!