Cose da fare in quarantena: I migliori podcast sul Giappone

I migliori podcast Sul Giappone

scritto da: Erika | fonte: TimeOut Tokyo

Continuiamo la nostra rubrica sulle cose da fare in quarantena e oggi vi parliamo di alcuni podcast dedicati al Giappone.

Giappone

L'emergenza COVID-19 ha prateicamente reso impossibile programmare viaggi per almeno un altro anno. Tuttavia, per tutti gli appassionati della cultura giapponese, oggi condividiamo con voi un modo facile e divertente per apprendere di più su questo argomento. Infatti, ci sono diversi podcast che possono riempire questo vuoto aiutandovi a scoprire le mille sfaccettature del Giappone. Infatti, tramite questi audio, sarà possibile scoprire i mille aspetti e sfaccettature più nascosti del Sol Levante senza dover affrontare voli e treni affollati.

Per esempio, siete a conoscenza del perchè i fiori giglio ragno si trovino vicino ai cimiteri e alle risaie giapponesi? Sapete chi erano le donne pioniere del Sol Levante? Questi podcast non solo approfondiscono il cibo, la storia e le leggende di questo paese, ma risponderanno anche alle domande che non sapevate nemmeno di avere. Quindi, in questo momento dove non ci è possibile nè uscire nè viaggiare, lasciate che questi podcast vi portino in un viaggio di qualche minuto attraverso il Giappone.

Japan Eats - Imparare a conoscere la cucina Giapponese

Podcast giappone

Japan Eats è un podcast di una radio storica con base a Brooklyn incentrato sul cibo. Presentato da Akiko Katayama, giornalista di cucina giapponese e direttrice della New York Japanese Culinary Academy. Qui si parla di tutto, dalle varie mode delal cucina giapponese, ai drinks e molto altro ancora. In uno degli episodi recenti, Akiko si è concentrata persino su come vivere una vita vegetariana in Giappone, l'arte degli Yakitori e molto altro. Il podcast ha già più di 180 episodi con una nuova puntata ogni setimana.

Uncanny Japan - Tutte le leggende giapponesi in un podcast

Podcast giappone

Theresa Matsuura, autrice americana che ha vissuto metà della sua vita in un villaggio di pescatori in Giappone, presenta Uncanny Japan. In questo podcast, Matsuura parla di quelle parti della cultura giapponese che spesso sono invisibili o non accessibili a chi non parla la lingua. Allo stesso tempo, offre un approfondimento sui costumi locali, le leggende, il folklore e le superstizioni del Sol Levante. Pronti ad immergervi nelle fantasiose e a volte anche spaventose fiabe giapponesi?

History of Japan - Imparare la storia Giapponese

Podcast

Isaac Meyer, insegnante con dottorato di ricerca specializzato nel Giappone moderno, non lascia niente di nascosto in questo podcast storico. Dal Giappone antico a quello moderno, passando per poeti, scandali politici, boom economici, samurai, geisha e molto altro. Infatti, questo podcast è uno sguardo approfondito attraverso la storia del Sol levante in ogni episodio. Informativo ma anche affascinante da ascoltare, History of Japan ha più di 300 episodi che possono tenervi compagnia in questo periodo di lockdown.

Voices in Japan - La vita in Giappone

Podcast

Ben e Burke, espatriati in Giappone che vivono ad Hokkaido, condividono la loro esperienza di vita nella terra del Sol Levante. Il podcast Voices in Japan parla della loro vita dal lavoro allo studio della lingua Giapponese, all'imparare le usanze della nazione e molto altro. Gli episodi settimanali includono argomenti generali legati al vivere in Giappone come ad esempio uno sguardo al sistema sanitario giapponese. Inoltre, si parla anche dell'amore per la tecnologia, il Sumo e i potenziali benefici della dieta giapponese. Che voi viviate in Giappone o che vogliate solo ascoltare di più riguardo alle esperienze di vita, questo podcast è già che fa per voi.

Sake on Air - Tutto sul mondo del Sake

Podcast giappone

Per tutto gli appassionati di Sake e shochu, Sake on Air è il podcast fatto per voi. Gli esperti di questa famosa bevanda giapponese condividono le loro conoscenze in ogni episodio, invitandoci a questa cena virtuale. Infatti, in ogni puntata troviamo un diverso argomento come le nuove mode per la manifattura, storie dai produttori ma non solo. Possiamo anche imparare a conoscere i vari aromi, la differenza fra il riso utilizzato e come abbinare i vari gusti di Sake al cibo. Quindi, se anche voi siete curiosi, armatevi di un bicchiere di vino o del vostro sake preferito e mettetevi all'ascolto!


Cose da fare in quarantena: creare un giardino Zen edibile

Creare un giardino zen edibile

scritto da: Erika

Il mondo è ancora in lockdown e in mancanza di cose da fare possiamo darci alla pazza gioia in cucina, ecco perchè oggi condividiamo con voi una nuova idea, creare un giardino zen edibile!

giardino zen giardino zen

In Giappone ci sono dei preparati fatti apposta per condividere questa esperienza in famiglia, anche assieme ai più piccini. Invece, oggi vi proponiamo una variante da creare direttamente a casa vostra con ingredienti facilmente reperibili in qualsiasi supermercato.

In ogni giardino zen che si rispetti troviamo rocce, sabbia o ghiaia, del verde e qualche sasso per poterlo attraversare senza disturbarne la tranquillità. Seguendo le nostre istruzioni, potrete ricreare esattamente questa atmosfera.

Step 1: I Sassi

Come ben saprete, un ornamento fondamentale del giardino zen sono queste enormi pietre presenti al suo interno. Nella nostra ricetta andremo a creare le pietre con dei semplicissimi brownies.

Brownies - Ingredienti

  • Cioccolato fondente 265 g
  • Uova (circa 4) 200 g
  • Nocciole intere spellate 175 g
  • Burro a temperatura ambiente 135 g
  • Farina 00 135 g
  • Zucchero 255 g
  • Sale fino 1 pizzico

I brownies sono semplici da fare e non vi richiederanno troppo tempo, cominciate quindi tritando il cioccolato grossolanamente e scioglietelo a bagnomaria. Quando sarà quasi fuso, aggiungete il burro morbido tagliato a pezzetti.
Mescolate accuratamente fino a far fondere tutto sempre a bagnomaria e poi toglietelo dal fuoco. Successivamente lasciate raffreddare mescolandolo di tanto in tanto.

Mentre aspettate che il cioccolato si raffreddi, prendete le nocciole e lasciatele tostare in forno preriscaldato a 180° per circa 7/8 minuti. Una volta sfornate, lasciatele intiepidire per non scottarvi, successivamente tritatele in modo grossolano e tenetele da parte.

giardino zen brownie

Passiamo quindi allo step successivo, mettete le uova in una terrina e cominciate a sbatterle per poi unire lo zucchero. Non è necessario montare il composto, ma proseguite a sbattere solo fino a quando lo zucchero non sarà ben sciolto. A questo punto, unite un pizzico di sale e lasciate sciogliere anche questo. Sempre con le fruste in azione, aggiungete lentamente il composto di cioccolato e burro che ormai si sarà intiepidito.

Non appena sarà tutto amalgamato smettete di sbattere. Prendete un colino a maglie strette e setacciatevi attraverso la farina. Successivamente, amalgamate il tutto con una spatola fino a far assorbire la farina in maniera uniforme. Prendete quindi le nocciole tritate e mischiate il tutto.

Dopo aver imburrato e foderato con carta da forno una teglia, versate l'impasto all'interno livellandolo con una spatola in modo che sia distribuito in modo uniforme. Cuocete a forno statico e preriscaldato a 180° per 25 minuti per poi sfornare e lasciar raffreddare. A questo punto con un coltello potrete creare i pezzi a forma di roccia per il vostro giardino zen! 

Step 2: La ghiaia

Altro elemento fondamentale per un giardino zen è la ghiaia, simbolo di tranquillità e purezza. Ma andiamo a vedere i nostri suggerimenti per creare questo elemento!

Crumble alle mandrole - Ingredienti

  • 60 g di farina 0
  • 60 g di mandorle tritate finemente
  • 60 g di zucchero di canna
    • 50 g di burro
    • Mezza bacca di vaniglia
    • Zucchero a velo

Con il crumble andremo a creare tutta la maggior parte del nostro giardino zen quindi cominciamo preriscaldando il forno a 180°. Mentre il forno si riscalda, prendiamo le mandorle e cominciamo a pelarle. Prendiamo poi una teglia e ricopriamola con la carta da forno.

Successivamente, facciamo tostare le mandorle per 7/8 minuti all'interno del forno. Lasciamole raffreddare e tritiamole finemente con un coltello. Prendiamo poi la farina 0 e mescoliamo le mandorle tritate al suo interno assieme allo zucchero di canna. Quando abbiamo un composto ben amalgamato, prendiamo il burro e tagliamolo a dadini per poi aggiungerlo all'interno dello stesso composto assieme anche ai semi di vaniglia. 

crumble

Con la punta delle dita, lavorate tutto il composto con la punta delle dita fino ad ottenere un composto granuloso. In alternativa, è anche possibile prepare tutto questo con un robot da cucina ma le briciole che andremo ad ottenere saranno più grossolane.

A questo punto, dovreste aver ottenuto un composto che ricorda un po' la pasta frolla. Lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti e successivamente spargetelo sulla carta di forno per poi infornarlo per 15 minuti circa a 180° in forno preriscaldato. Una volta completata la cottura, lasciatelo intiepidire e poi sbriciolatelo all'interno del vostro piatto pronto per la presentazione. Ricoprite il tutto con dello zucchero a velo per ricreare l'effetto della ghiaia bianca tipica dei giardini zen.

Step 3: Il verde

Il Giappone è una delle terre più verdi e tutte le maggiori città giapponesi sono piene di grandi parchi. Ovviamene, anche nel nostro giardino zen edibile non può mancare un'area verde.

Torta Chiffon al Matcha - Ingredienti

  • 300 gr di zucchero semolato
  • 280 gr di farina 00
  • 20 gr di té verde matcha in polvere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 pizzico di sale
      • 6 uova grandi, a temperatura ambiente
      • 1 bustina di cremor tartaro
      • 130 ml di olio di semi di girasole
      • 180 ml di acqua calda
      • 1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia

Questa è la parte più difficile della nostra ricetta, ma non vi spaventate, se seguite le istruzione passo passo riuscirete a completare anche questa parte. Cominciamo preriscaldando il forno statico a 150° e preparando uno stampo per torte in alluminio. Assicuratevi che questo stampo sia abbastanza alto in quanto la nostra torta chiffon lieviterà molto.

Separate i tuorli dagli albumi e in una ciotola pulita unite gli albumi con il cremor tartaro, montando il composto fino ad ottenere delle creste sode.

giardino zen chiffon cake matcha giardino zen

In un'altra ciotola setacciate il té verde, la farina, il lievito per dolci, sale e zucchero e con una frusta metallica a mano fate in modo che il tutto si amalgami per bene. In una ciotola a parte combinate l'acqua, l'olio e l'estratto di vaniglia. Una volta che avete tutto ben amalgamato, versate i tuorli e il composto con l'acqua e l'olio all'interno della ciotola con la farina e il té verde.

Amalgamate bene il tutto con la frusta metallica a mano fino ad ottenere un composto uniforme. Trasferite poi 1/4 degli albumi montati all'interno del vostro impasto e mescolate con una spatola per alleggerire tutto il contenuto. Gli albumi montati a neve dovrebbero essere mescolati sempre con un movimento che parte dal basso in modo che questi non perdano la montatura. Successivamente, incorporate il restante degli albumi in altre tre aggiunte.

giardino zen torta té matcha giardino zen

Quando avrete il composto ben amalgamato, versate l'impasto all'interno della teglia che non va nè imburrrata nè infarinata. Infilate il tutto in forno preriscaldato per circa 1 ora e 15 minuti e a cottura ultimata, estraete la teglia e rivoltatela immediatamente sotto sopra.

giardino zen matcha giardino zen

Lasciate raffreddare leggermente e poi estraete la torta dalla teglia. Una volta pronta, potrete tagliare delle fette sottili per poter decorare il vostro giardino zen.

Step 4: La passeggiata

In alcuni giardini zen, troviamo anche delle pietre piatte che ci consentono di poter attraversare il giardino lasciandolo indisturbato. Ecco come andremo a crearle noi

Mini Meringhe - Ingredienti

  • Albumi (di circa 3 uova medie) a temperatura ambiente 100 g
  • Zucchero a velo 220 g
  • Succo di limone quanto basta

Il trucco nel preparare le meringhe sta tutto nelle uova, infatti il trucco è quello di avere uova freschissime e a temperatura ambiente. Separate quindi i tuorli dagli albumi, versando questi ultimi in un ciotola abbastanza grande. In questo caso, i tuorli non ci serviranno, ma non sprecateli e teneteli da parte, sicuramente troverete il modo di utilizzarli in cucina.

Assicuratevi che all'interno della ciotola non ci siano tracce residue di tuorli altrimenti questi non monteranno. Prendete quindi le fruste elettriche e azionatele da duna velocità media. In alternativa, potete effettuare questo processo anche all'interno di una planetaria, se a vostra disposizione. Mentre state montando le uova, versate a mano a mano lo zucchero all'interno della ciotola assieme a qualche goccia di succo di limone.

Per creare delle meringhe perfette, gli albumi dovranno essere montati a neve molto ferma e per capire se state effettuando tutto correttamente ci sono due test. Il primo è quello visivo, infatti, il composto dovrà risultare sempre lucido e spumoso. Il secondo test invece sarà possibile effettuarlo con le fruste. Infatti, staccando queste ultime dovreste notare un ciuffetto di albume con la punta. Il tutto dovrà risultare simile ad una sorta di nuvola spumosa e lucida.

giardino zen meringhe

Preparate una teglia con carta da forno e successivamente trasferite tutto il composto all'interno di una sac-à-poche con una bocchetta a foro rotondo. Formate dei piccoli dischi dai 2 ai 4 cm di diametro (questo dipende a seconda della grandezza del vostro giardino zen finale) ben distanziati fra loro. Successivamente infilate al teglia in forno statico preriscaldato a 75° per circa 2 ore.

Le vostre meringhe dovranno asciugarsi lentamente al forno e non appena saranno ben asciutte, estraete la teglia dal forno e lasciate raffreddare completamente prima di staccarle dalla teglia.

Step 5: Impiattamento del Giardino Zen

Ora potete dare sfogo alla fantasia e costruire il vostro giardino zen edibile secondo le vostre preferenze! Nel caso vogliate qualche idea, qui sotto trovate qualche immagine di riferimento. Se deciderete di provare a fare questa ricetta, mandateci le vostre foto nei commenti qui sotto o sulle nostre pagine social, siamo curiosi di vedere le vostre creazioni!

[ngg src="galleries" ids="3" display="basic_thumbnail" thumbnail_crop="0"]Fonti: pandispagna.net, giallozafferano.it, Pinterest, Wikipedia


Japan Italy: "Un Italiana in Giappone" la serie - Saracchan

Saracchan e la sua esperienza

scritto da: Erika

Qualche mese fa abbiamo lanciato la rubrica "Un Italiano in Giappone" dove intervistiamo i nostri connazionali nella terra del Sol Levante. In pochi riescono a realizzare il sogno di andare a vivere in Giappone e noi vogliamo condividere con voi le esperienze di chi ci è riuscito! Oggi vi presentiamo Sara, un'altra italianissima che vive e lavora in Giappone!

saracchan

JIB: Raccontaci in breve chi sei

Saracchan: Buongiorno a tutti! Mi chiamo Sara, ho 25 anni e vengo da Milano, dove ho vissuto per la maggior parte della mia vita. Amo suonare il pianoforte, studiare il giapponese, cantare al karaoke e fare hanami, ovvero guardare i fiori di ciliegio in piena fioritura. Circa tre anni fa ho intrapreso un’avventura che mi ha completamente cambiato la vita: mi sono trasferita in Giappone, dove tutt’ora vivo, lavoro e frequento l’università.
Prima di trasferirmi nel paese del sol levante, ho aperto una pagina facebook chiamata Saracchan’s Japan, dove pubblico foto e video per gli appassionati di questa bellissima nazione. Inoltre gestisco un profilo personale su Instagram dove pubblico le mie avventure giornaliere in quel di Tokyo.

JIB: Come nasce la tua passione del Giappone?

Saracchan: La mia passione per il Giappone nasce in maniera un pò scontata, per così dire, dato che ultimamente in molti si sono avvicinati a questo Paese in questa maniera.
Forse alcuni di voi si ricorderanno che circa dieci anni fa, su MTV, andavano in onda alcuni episodi di anime, tra i quali InuYasha. Quel giorno, dopo essere tornata dal liceo, decisi di girare su canale 8 invece di guardare i soliti Simpson. Fu così che mi innamorai di questo anime particolare che raccontava, in modo pittoresco, la tradizione e la storia del Giappone. Da quel giorno in poi ho iniziato a cercare più informazioni su internet e sono stata introdotta nel mondo dei manga e degli anime, che iniziai a leggere e a guardare in modo assiduo. Tramite essi creavo un immagine del Giappone che mi faceva sognare, nondimeno per la lingua che suonava così affascinante e melodiosa. Dopo di che, passato il periodo anime e manga, mi sono avvicinata alla cultura e alle tradizioni e ho iniziato da sola a studiare la lingua.

saracchan

JIB: Da quanto tempo vivi in Giappone e perchè ti sei voluta trasferire in questo paese?

Saracchan: Considerando tutte le mie esperienze in Giappone, posso dire di aver vissuto in questo meraviglioso paese per circa tre anni e mezzo. Nonostante trasferirmi sia stato un percorso difficile, posso dire orgogliosamente di aver realizzato un mio grande sogno. Da notare che con “difficile” non intendo per le questioni burocratiche, ma proprio per la decisione che mi ha portato a compiere questo enorme passo.
Infatti, dopo aver finito il liceo volevo andare assolutamente a Tokyo per poter studiare il Giapponese ma, per vari motivi, sono stata “costretta” ad iscrivermi alla facoltà di biologia di Milano. Qui non mi sentivo realizzata, non ero convinta che quella fosse la mia strada. Un giorno, per caso mi capitò di assistere a Milano alla presentazione dell’agenzia GoGoNihon, che mi ha aperto la via per il Giappone. Infatti, qualche tempo e qualche risparmio dopo, mi sono iscritta ad una scuola di lingua a Takadanobaba, Tokyo, dove ho studiato per un anno, il più bello della mia vita. Dopodichè, finito il percorso di studi, controvoglia sono tornata a Milano, e mi sono iscritta all’università di lingue straniere (con giapponese) a Bergamo. Tuttavia, ormai il mio cuore apparteneva al Giappone e così l’anno successivo mi sono iscritta alla facoltà di Business Economics in un’università a Saitama, vicino a Tokyo, dove tutt’ora studio.

saracchan

JIB: Raccontaci una delle esperienze più divertenti che ti sono capitate da quando vivi in Giappone.

Saracchan: Il Giappone mi ha offerto e tutt’ora mi offre tantissime esperienze meravigliose! Forse la prima esperienza che mi viene in mente, legata al mio anno iniziale in Giappone, è stata quando una mia cara amica giapponese mi ha invitato a passare il Capodanno nella casa dei suoi nonni in campagna, con tutta la sua famiglia. Abbiamo cucinato insieme la soba, mangiato cibo tradizionale giapponese, indossato il kimono e, allo scoccare della mezzanotte, bevuto il sake caldo davanti al falò, scambiandoci gli auguri per l’anno nuovo. E’ stata un’esperienza davvero indimenticabile!

saracchan

JIB: Da occidentale, quali sono le difficoltà e le differenze che hai riscontrato nei primi tempi in Giappone?

Saracchan: Sicuramente la lingua! Quando mi sono trasferita sapevo dire giusto qualche frase semplice e, non conoscendo ancora nessuno, ho dovuto fare tutto da sola, dalla spesa alle pratiche burocratiche. Per non parlare dei milioni di kanji che vedevo ogni giorno e che non avevano assolutamente senso per me. Inoltre, è stato molto difficile orientarmi con le numerose ed affollatissime linee metropolitane, ma sono tutte cose che ho affrontato con determinazione e grande curiosità.

JIB: Secondo noi, l'Italia e il Giappone hanno molto in comune, raccontaci un po' del tuo punto di vista su questo argomento.

Saracchan: Penso che il Giappone sia un paese “occidentale” in Asia, in tanti aspetti molto vicino alla nostra cultura e al nostro modo di pensare. Tuttavia, credo che sarebbe più corretto elencare le differenze fra i due paesi, dal momento che differiscono su alcune caratteristiche importanti della vita quotidiana. Pere esempio il Giappone è diverso sulla cultura del lavoro, la puntualità dei treni, la sicurezza nelle strade, il modo di vivere le relazioni e così via. La società giapponese è più incentrata sul bene comune, mentre quella italiana, a mio parere, è più individualistica.

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JIB: Quale città ha catturato il tuo cuore in Giappone?

Saracchan: Tokyo! E’ una città che ha tutto, non manca davvero niente. E’ modernissima, con altissimi grattacieli, ma allo stesso tempo antica, con i suoi templi nascosti sparsi per la città e le viuzze silenziose e caratteristiche che ti trasportano in un altro mondo. Ci sono moltissime attività da fare, molti posti da visitare, è immensa! Giardini spettacolari, un palazzo imperiale, karaoke, Harajuku con i suoi negozi colorati, cafe particolari ed unici nel loro genere, izakaya e molto altro ancora. Non finisce mai di stupirti e ogni giorno puoi scoprire cose nuove e incontrare persone interessanti. Inoltre, è in una posizione molto conveniente, a qualche minuto da altre caratteristiche città quali Yokohama, Enoshima e Kamakura. Direi che è perfetta per me, anche perché, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è inquinata e non ci sono tante automobili.

JIB: Quale città giapponese somiglia di più all'Italia?

Saracchan: Per quanto riguarda il paesaggio urbano, direi il centro moderno di Kyoto. Lì i palazzi sono abbastanza bassi ed è molto meno caotico rispetto a Tokyo. Invece, per l’aspetto “umano”, penso che Osaka sia la città che più si avvicina all’Italia, in quanto i giapponesi che vivono lì sono più socievoli e aperti verso gli altri. Secondo me ad Osaka è più facile conoscere gente e creare nuove amicizie.

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JIB: La fioritura dei ciliegi, raccontaci un po' il punto di vista di un occidentale che l'ha vissuta

Saracchan: E’ l’evento che preferisco in assoluto! Tutte le strade si colorano di rosa e si animano di visitatori che fanno centinaia di foto. Di solito, i giapponesi si radunano nei parchi con amici e familiari, stendono grandi teli blu sul prato e passano le giornate a fare pic-nic e bere sake. Inoltre, ci sono molti matsuri, ovvero festival con le bancarelle e il street food che diffondono un buonissimo profumo per tutto il parco. E’ un’esperienza unica, specialmente vedere i sakura la sera, illuminati da luci colorate che creano immagini splendide. Per chi dovesse andare a Tokyo durante questo periodo, consiglio vivamente di passare lungo il fiume Meguro e il fiume vicino al Palazzo Imperiale, zone costellate da bellissimi sakura in fiore. 

JIB: Pensi ci sia un futuro per una collaborazione ancora più stretta fra le due nazioni?

Saracchan: Assolutamente sì! Ultimamente, in Italia, il Giappone e la sua cultura stanno prendendo piede e ci sono sempre più persone interessate a scoprire questo meraviglioso paese asiatico. Contemporaneamente, ci sono molti giapponesi che stanno sviluppando un grande interesse per il nostro Bel Paese. Infatti, il cibo e il vino italiano sono molto rinomati e ci sono moltissimi ristoranti specializzati nella cucina italiana. Molto spesso ci sono eventi che sponsorizzano il nostro paese e credo che in futuro ci saranno collaborazioni più strette, anche date dall’aumento di italiani che vivono in Giappone.

saracchan saracchan

JIB: Ti manca mai l’Italia? Pensi di tornare qui?

Saracchan: Ogni tanto mi manca, soprattutto la mia famiglia, i miei amici e il cibo! Tutte e due le nazioni hanno molto da offrire, ognuna con i suoi pregi e difetti. Al momento non sono sicura di cosa farò dopo la laurea, se vivrò in Giappone o tornerò in Italia, ma so che mi piacerebbe avere un lavoro che mi permetta di vivere tra i due paesi, magari qualcosa legato al settore del turismo.

JIB: Lancia un saluto e un consiglio a tutti i nostri lettori a tutti i nostri lettori

Saracchan: Se siete arrivati a leggere questa domanda finale, vi ringrazio molto e spero di avervi trasmesso qualcosa o almeno di avervi dato qualche suggerimento che potrete usare in futuro. Come ultimo consiglio vi dico di non demordere e di impegnarvi al massimo per raggiungere i vostri obiettivi, che siano quelli di trasferirvi in Giappone, di studiare il giapponese o anche soltanto quello di farvi un viaggio nel paese del Sol Levante. Non sono obiettivi irraggiungibili, non serve essere ricchi, basta essere determinati e volerlo con tutto il cuore. Io, anche con l’aiuto dei miei genitori, ho lavorato sodo per poter realizzare il mio sogno e ce l’ho fatta! Potete riuscirci anche voi, non abbiate paura di osare.

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Instagram: @saracchan


Un hotel con i gatti? In Giappone esiste!

Il Neko Hotel apre a Osaka

scritto da: Erika | Fonte: SoraNews24

Nonostante siamo ancora tutti bloccati in casa, nessuno ci vieta di viaggiare con la mente, ecco quindi un nuovissimo hotel dove è possibile villeggiare con i gatti, il Neko Hotel ad Osaka!

neko hotel neko hotel neko hotel

Dimenticatevi della vista mare, ora la "vista gatto" è quella che conta. Come molti di voi sapranno, in Giappone esistono i famosi capsule hotel, piccolissime stanze in posizioni ottime ma a basso prezzo. Li chiamano capsule hotel perchè sono solamente un posto dove dormire con u bagno/doccia condiviso e niente altro. Tuttavia, dallo scorso dicembre c'è un nuovissimo capsule hotel che offre una comodità extra: gatti!

Neko Yokujo & Neko Hatago, questo è il nome dello spazio che ospita un nego cafè e un neko hotel ad Osaka. Gli edifici sono divisi in due con il cat cafe da un lato e l'hotel dall'altro. I piani sono fatti in modo che l'area gioco dei gatti sia direttamente adiaccente al retro della zona notte degli ospiti. Tuttavia, invece di avere una parete solida che chiuda la visuale, il retro del compartimento notte è compota da un vetro. In questo modo, si crea una finestra che regala a tutte le persone che alloggiano in questo hotel una bellissima vista sui gatti.

neko hotel neko hotel neko hotel

Se vi state ponendo domande per la vostra privacy, non vi preoccupate perchè ogni ospite potrà usufruire delle tende oscuranti per isolarsi se lo desidera. Inoltre, le finestre sono poste in modo che non si possa guardare nelle capsule adiacenti. In questo modo, potete tenere le tende aperte durante la notte anche dopo la chiusura del cafe per poter osservare le avventure notturne dei gatti. Inoltre, lo staff della struttura mette a disposizione anche degli appositi giocattoli controllabili via radio per poter giocare con i gatti al di là del vetro.

Ovviamente, poter osservare i gatti solamente a distanza potrebbe diventare abbastanza struggente. Per questo motivo, il neko hotel offre a tutti i propri ospiti un pacchetto che include un voucher di due ore per il cat cafe dal valore di 3000 ¥ con la possibilità di accedere al cafe anche prima e dopo l'apertura.

neko hotelneko hotel neko hotel

Il design del neko hotel è in tipco stile giapponese e, ovviamente, i gatti sono un tema ricorrente. Tuttavia, per tutti quelli che si innamorano facilmente di questi amici felini, potrebbe essere difficile dover dire addio dopo solo qualche notte. In questo caso, non vi preoccupate, il Neko Hatago hotel è gestito dalla società per il benessere degli animali Neco Republic. Infatti, tutti i gatti che trovate in questo hotel sono felini salvati dalla strada e sempre in cerca di una nuova casa. Sia il cafè che l'hotel incoraggiano gli ospiti a considera il soggiorno come un periodo di test per vedere se la propria personalità si adatta bene con quella di uno dei gatti, nella speranza di favorirne l'adozione.

Non la trovate una bellissima idea? Sarebbe bellissimo poterla replicare anche qui in Italia e ci piacerebbe sentire i vostri commenti a riguardo!

Informazioni

Neko Yokujo & Neko Hatago / 猫浴場&猫旅籠
Indirizzo: Osaka-shi, Chuo-ku, Shimanouchi 1-14-29
大阪市中央区島之内1丁目14

Official Website | Facebook | Instagram


Cose da fare in quarantena: guardare il teatro Kabuki

I classici del teatro Kabuki disponibili gratuitamente online

scritto da: Erika | Fonte: SoraNews24

La pandemia del coronavirus e il lockdown continuano in tutto il mondo, ma oggi condividiamo con voi i classici del teatro Kabuki disponibili online per poter passare il tempo in quarantena.

Kabuki

Le Origini

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, con il termine kabuki (歌舞伎) si indica un tipo di rappresentazione teatrale sorta in Giappone all'inizio del XVII secolo.
Le origini di questa forma teatrale vengono fatte risalire al 1603 e fanno riferimento a danze eseguite, sulle rive del fiume Kamo a Kyōto. La parola Kabuki è formata da tre ideogrammi: 歌 ka (canto), 舞 bu (danza), 伎 ki (abilità). Gli ideogrammi scelti a formare il nome sono l'equivalente fonetico della parola kabuki, derivata dal verbo kabuku ("essere fuori dall'ordinario"). Questo stava ad indicare l'aspetto e il vestiario in voga al tempo di Toyotomi Hideyoshi e caratteristico dei cosiddetti kabukimono.

In origine, il teatro Kabuki veniva interpretato solo da donne, tuttavia, in seguito alla proibizione per motivi di morale, si passò ad una interpretazione solo maschile anche per le parti femminili. Gli attori specializzati nei ruoli femminili sono chiamati onnagata. Questa tradizione teatrale ammaliò la emergente classe borghese cittadina divenendo di coseguenza una forma popolare. La novità di queste opere consisteva nella rappresentazione di fatti, solitamente drammatici, realmente accaduti. Infatti, spesso tra l'accaduto e la rappresentazione trascorreva pochissimo tempo, costituendo un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa.

La struttura

La struttura del Kabuki è molto diversa dallo schema del teatro occidentale e le opere non trattano mai argomenti di ordine generale, questioni esistenziali o riflessioni filosofiche. Quindi sono del tutto assenti monologhi shakespeariani o considerazioni dei protagonisti su questioni di carattere politico. Con trame e caratterizzazione dei personaggi molto fragili, le opere sono spesso confezionate a più mani.

Anche per questo tipo di forma teatrale vale il principio di non assegnare preponderanza alla comunicazione verbale, in opposizione alla cultura occidentale. Infatti, per molto tempo risultava difficile per noi occidentale riuscire a leggere le difficili e sottili situazioni. Le vicende espresse attraverso l'emotività dei singoli personaggi prevalgono sempre sulle considerazioni morali creando una forte tensione emotiva.

5 Ore di teatro Kabuki online

Kabuki

In contrapposizione al teatro Noh e Bunraku, il teatro Kabuki ha risonanza mondiale soprattutto per il tradizionale ed esagerato trucco facciale e costumi drammatici. La maggior parte di queste esibizioni si svolge in luoghi importanti, quindi per assistere ad un'opera Kabuki bisogna essere nel posto giusto, al momento giusto e una possibilità economica a vostra disposizione. Infatti, alcune esibizioni sono così di nicchia che possono solo funzionare per una ripresa, se a questo aggiungiamo la chiusura dei teatri possiamo capire come le problematiche si alzino per questo tipo di arte.

Dopo la cancellazione di Yoshitsune Senbon Zakura (Yoshitsune e i Mille Ciliegi), performance prevista per il 3 marzo, il Teatro Nazionale del Giappone ha colto l'occasione per creare qualcosa di ancora più speciale. Infatti, l'esibizione senza pubblico sarà pubblicata sul canale Youtube del teatro. Divisa in tre video, la rappresentazione teatrale è disponibile per la visualizzazione fino al 30 aprile alle 15:00 JST.

Yoshitsune Senbon Zakura

Yoshitsune Senbon Zakura è composto da cinque atti e richiederebbe due giorni per esibirsi nella sua interezza. In quanto tale, questi video ritraggono la storia in fasi separate. La Performance A copre le parti “Torii Mae”, “Tokaiya” e “Daimotsu-Ura” dell'opera, la performance B comprende le porzioni "Kokingo Uchijinishi", "Shiinoki" e "Sushiya". Invece, la Performance C gestisce il "Michiyuki Hatsune Tabi" e "Kawatsura Hogen Yakata" per un totale di cinque ore di intrattenimento.

Kabuki

Nonostante quest'opera sia una delle epopee antiche più famose, il teatro Kabuki può anche essere godibile con limitate o assenti capacità della lingua giapponese. Infatti, costumi, le esibizioni e la musica d'atmosfera contribuiscono a fornire un ampio contesto. Inoltre, Yoshitsune Senbon Zakura è uno dei tre spettacoli di Kabuki più famosi, quindi il materiale per orientarsi lungo la storia è facilmente reperibile anche per gli stranieri.

Per vedere tutte le performance, controllate il canale YouTube del National Theatre giapponese.


Japan Italy Bridge interviews: Shito Hisayo, AAPPARÉ designer

Japan Italy Bridge interviews: Shito Hisayo, AAPPARÉ designer

Scritto da: Erika Swan, Yoshi | Traduzione: Yoshi

La nostra rubrica speciale "Japan Italy Bridge Interviews" è tornata con un'intervista con la designer Shito Hisayo che parlerà del concetto alla base del suo marchio AAPPARÉ!

Per iniziare, cos'è AAPPARÉ?

Rispondendo a ciò, AAPPARÉ è una linea che è stata progettata e concepita dall'idea, "Voglio portare l'abito nazionale del Giappone, Kimono, nella moda globale".
Introdotta come "Kimono giapponese", questa nuova moda può essere indossata in modo casual in quanto utilizza l'eleganza e la bellezza delle forme del Kimono per abbinare abiti, come abiti occidentali mantenendo la silhouette della scollatura e delle maniche di un tradizionale Kimono, con cinture a fascia, sandali di paglia e stivali.
Il tessuto utilizzato proviene da Hamamatsu City nella Prefettura di Shizuoka e cucito in Giappone, persino la maglieria utilizza materiali prodotti a Mitsuke City nella Prefettura di Niigata, assicurandosi che i capi siano realizzati in modo autentico e genuino in Giappone.
Inoltre, “Hyottoko” e “Okame”, i simboli di “un brav'uomo e una donna del Giappone tradizionale”, sono attaccati ai capi come loghi del marchio.

AAPPARÉ

―― Per prima cosa, presentati.

Sono Shito Hisayo e sono una designer. Possiedo 8 marchi in cui vendo, realizzo e creo abiti da capo apiedi di abbigliamento occidentale, kimono e accessori che disegno.

―― Cosa ti ha portato ad avviare questa attività?

Il mio amore per la moda. Soprattutto quando si tratta di kimono.

―― A cosa presti particolare attenzione nella gestione di questo business?

Che ogni oggetto è un pezzo unico.

AAPPARÉ Shito Hisayo

―― Cosa significa per te come donna gestire un'attività in Giappone?

Nell'industria dei kimono dominata dagli uomini, credo di poter aggiungere qualcosa di nuovo perché progetto con la prospettiva, le idee e la sensibilità di una donna.

―― Come pensi che il mercato globale percepisca AAPPARÉ?

Credo che AAPPARÉ sia visto come un'evoluzione del kimono. È moderno e facile da indossare, è quella moda che può essere facilmente apprezzata come l'abbigliamento occidentale.

―― Pensi che sia difficile far crescere una presenza globale?

Non penso che sia difficile. Credo che AAPPARÉ corrisponda alla scena dello stile di vita moderno in quanto possiede sia i design eleganti del kimono che la funzionalità dell'abbigliamento occidentale.

Shito Hisayo Shito Hisayo

―― Cosa pensi personalmente sia la cosa che attira gli occidentali in Giappone?

Credo che sia il fascino del popolo giapponese, la loro diligenza e sottigliezza.

―― D'altra parte, cosa pensi dell'Italia?

Sento che il senso italiano è simile ai miei lavori. Credo che condividiamo parallelismi in termini di utilizzo di disegni leggermente devianti e sfumature di colore, come oro fumé, argento e bronzo.

―― Quali sono le somiglianze tra Italia e Giappone?

Il fatto che siamo entrambi in armonia con ciò che è alla moda e che ci piace la moda dal profondo del nostro cuore.

―― Come vedi il futuro del rapporto tra Giappone e Italia?

Credo che ci siano meravigliose scoperte da fare combinando la superba tecnologia di lavorazione della pelle in Italia e i colori e i design unici del Giappone.

Shito Hisayo Shito Hisayo

―― Tornando a 『AAPPARÉ』, quali sono i tuoi piani e obiettivi futuri?

Voglio aprire un negozio all'aeroporto dove convergono persone da tutto il mondo. Voglio anche aprire negozi in paesi di tutto il mondo. Allo stesso tempo, penso che sarà interessante se il marchio potesse fornire uniformi per ristoranti o casinò.

―― Infine, ti preghiamo di lasciare un commento per i nostri lettori.

Come giapponese che ama il Giappone, la mia speranza è di poter elevare la moda kimono giapponese nell'industria della moda globale.
Il marchio "AAPPARÉ" è stato creato con questi pensieri in mente.
Grazie per il vostro supporto presente e futuro.
Shito Hisayo

E questa è stata la nostra intervista intima con Shito Hisayo! Dopo averla letto, come vi sentite? Cosa pensate? Condividete i vostri commenti con noi sulla nostra pagina Facebook!
Per saperne di più su Shito Hisayo e sul suo marchio, date un'occhiata ai link ufficiali qui sotto!

– Links –

Website: https://shito-hisayo.jp/
Facebook: https://www.facebook.com/shito1027hisayo/
Instagram: https://www.instagram.com/shitohisayo_official/


I migliori show giapponesi su Netflix nel 2020

Non possiamo negare il fatto che Netflix sia una delle più grandi invenzioni rivoluzionarie degli ultimi anni, quindi ecco alcune delle migliori serie disponibili sulla piattaforma.

In questi giorni di reclusione forzata, la nostra relazione con Netflix, benché già molto intima, si è stretta ancora di più. Infatti, ora è il miglior momento per approfittare di tutti i nuovi show giapponesi disponibili sul sito di streaming. Se anche voi siete fan delle serie tv, potrete gustare tante nuovi episodi in lingua originale e approfittarne anche per approfondire la vostra conoscenza del giapponese.

Terrace House

2020 Best Japanese Shows on Netflix

photo credits: netflix.com

Terrace House (テラスハウス) è un franchising di reality show in Giappone. La prima serie dello spettacolo era anche conosciuta come "Boys × Girls Next Door". È andato in onda sulla Cool TV di Fuji Television dal 12 ottobre 2012 al 29 settembre 2014 per otto stagioni. Dopo l'enorme successo, è stato rilasciato un film indipendente come continuazione/conclusione della serie.
A settembre 2015, Netflix ha presentato in anteprima Boys & Girls in the City come una delle sue serie originali. Il nuovo spettacolo è una coproduzione di Netflix e Fuji, trasmessa anche su Fuji Television in Giappone, cambiando anche la sua posizione in un'area nascosta nel centro di Tokyo.

Uno dei più noti show giapponesi della piattaforma, Terrace House ha i suoi ovvi pro. Siamo tutti incuriositi lle inevitabili love story che sbocciano nello show, ma è anche interessante vedere come le persone nello show lavorano per raggiungere i loro obiettivi personali. Naturalmente, insieme a questo, ci sono anche occasionali singhiozzi tra i coinquilini, che sono sempre divertenti da vedere.

Midnight Diner: Tokyo Stories

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photo credits: mymovies.it

Non guardatelo se siete affamati. "Midnight Diner" presenta un uomo che è noto come "Master" e gestisce un piccolo ristorante da mezzanotte alle 7 del mattino. Il locale accoglie ogni sera una clientela mista che condivide le loro affascinanti storie personali mentre mangia deliziosi piatti casalinghi. Durante queste ore, il Master diventa un confidente per tutti.
Unendovi a questi commensali solitari al tavolo mentre parlano tra loro, vi troverete a connettervi con loro e scoprire una nuova realtà del Tokyo By Night.

Come abbiamo detto, non guardatelo questo se avete fame o inizierete a desiderare qualsiasi cosa il Master stia preparando quella notte, anche se non possiamo garantire che non accadrà comunque.

The Naked Director

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photo credits: mubi.com, justwatch.com

Questo è lo spettacolo di cui tutti parlano. Ispirato alla vita del regista Toru Muranishi, lo spettacolo è una narrativa provocatoria della sua eccentrica e bizzarra carriera cinematografica per adulti. Durante l'apice del boom economico negli anni '80, Toru Muranishi, un venditore senza successo, tenta la fortuna nell'industria del porno in Giappone. Nonostante la mancanza di esperienza, Muranishi apprende rapidamente il potenziale di VHS e costruisce un impero per se stesso, rivoluzionando l'industria del porno giapponese.

La serie Comedy-drama è stata pubblicata solo ad agosto, tuttavia Netflix ha già confermato il rinnovo dello spettacolo per una seconda stagione.

Samurai Gourmet

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photo credits: esquire.com, eater.com

Dopo un anno da impiegato, Takeshi Kasumi fatica a trovare una nuova routine per se stesso. Mentre sua moglie continua con le sue solite attività quotidiane, Kasumi esce alla ricerca di un boccone da mangiare. Mentre è in giro, scopre il suo samurai interiore che lo incoraggia a vivere ogni giorno al massimo. Vivere anche ogni pasto al massimo aiuterà lui e noi, a godere del cibo come dovrebbe essere.
Samurai Gourmet è una serie che non solo ti aiuterà a riscoprire la bellezza di ogni pasto, ma ti condurrà anche nelle strade facendoti esplorare te stesso e una nuova città.

Queer Eye: We’re in Japan!

Best Japanese Shows Netflix

photo credits: netflix.com, wonderlandmagazine.com

Un reality riavviato nel 2018 e pronto a rilasciare la sua quinta stagione. Lo spettacolo ha avuto un successo travolgente e ha attirato l'attenzione di un uomo con il suo messaggio ispiratore di autostima.
Cinque esperti affrontano il Giappone per la prima volta e aiutano alcuni locali a riscoprire se stessi condividendo il loro talento e le loro capacità. Con Naomi Watanabe e Kiko Mizuhara il gruppo ha iniziato a trasformare le vite di molte persone. Questa tanto attesa mini-serie girata in Giappone mette in evidenza alcuni degli aspetti culturali più interessanti insieme ad alcuni momenti emotivi.

Atelier

photo credits: netflix.com

Se vi è piaciuto "Il diavolo veste Prada" questo è lo show che fa per voi. La nuova arrivata Mayuko Tokiya con gli occhi spalancati inizia a lavorare per una casa di design di lingerie a Ginza, il quartiere della moda di Tokyo. Anche se è al suo primo lavoro, Mayuko è determinata a trovare il suo posto e a farsi valere sotto il controllo dell'azienda e del suo fondatore, una sorta di giapponese Anna Wintour.
Questa serie di una stagione vi porterà in un viaggio ricco di eventi in cui Mayuko si fa strada in una casa di moda e in una città in rapido movimento.

Million Yen Women

photo credits: wikipedia.org

Adattato dall'omonimo manga di Shunju Aono, cinque donne appaiono nella casa di un romanziere in difficoltà, Shin Michima. Pagandogli una somma mensile di un milione di yen, chiedono l'affitto e le spese di soggiorno in cambio. Tuttavia, Michima non sa perché queste donne siano qui e non gli lasceranno fare domande. Mentre questa potrebbe sembrare una storia di un manga per giovani uomini, ogni donna ha in realtà la sua personalità. Il loro rifiuto di fornire qualsiasi informazione crea una dinamica interessante che ti stupirà e ti farà guardare tutti gli episodi in una volta sola.

Switched

photo credits: techprincess.it, decider.com

Quando frequentavate il liceo, avete mai sognato di cambiare posto con la ragazza più popolare della scuola? Questa serie drammatica racconta la storia di una studentessa depressa Zenko Umine che si suicida mentre una compagna di studi Ayumi la vede cadere dal tetto. Dopo essere svenuta, Ayumi si sveglia e si ritrova nel corpo di Umine, mentre Umine è in quello di Ayumi. Con molti colpi di scena, diamo uno sguardo più da vicino a come gli studenti delle scuole superiori sono sotto pressione dalla società di oggi.

Good Morning Call

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photo credits: netflix.com, geekinsider.com

Tra gli spettacoli di maggior successo su Netflix, la commedia romantica drammatica di due stagioni è un adattamento televisivo dell'omonimo manga di Yue Takasuka. Coprodotta da Fuji TV e Netflix, la storia è ambientata a Tokyo e segue il rapporto tra l'adolescente Nao Yoshikawa e Hisashi Uehara. Quando si trasferisce nel suo nuovo appartamento con 2 camere da letto, Nao scopre che anche il ragazzo più bello e popolare della scuola si sta trasferendo nella stessa casa. Rendendosi conto di essere stati truffati ad affittare lo stesso appartamento, acconsentono a diventare coinquilini in segreto in modo da poter affrontare il pagamento dell'affitto. Mentre seguirete le loro avventure, vi troverete a fare il tifo per questa coppia e ad essere stupiti da quanto le relazioni possono essere complicate a qualsiasi età.

Followers

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photo credits: tvserial.it, everyeye.it

Presentata su Netflix il 27 febbraio 2020, la serie ruota attorno alla città dalle luci accecanti, Tokyo. Con la sua vita, i suoi colori, la sua moda e le sue ambizioni, la città fa da sfondo alla storia di Limi Nara, una famosa fotografa di moda di successo. Ha avanzato la sua carriera con fotografie della Tokyo moderna, catturando i cambiamenti nella città e le persone che la abitano. Conducendo una vita sicura e indipendente sia privatamente che professionalmente, è in contrasto con la giovane attrice in difficoltà Natsume Hyakuta. Avendo problemi sia nella sua vita professionale che personale, Hyakuta è alla ricerca della fiducia in se stessa e della propria identità. Tutto questo cambia quando un giorno Limi pubblica una fotografia di Natsume su Instagram. Da questo momento in poi, la vita della giovane attrice e di coloro intorno a lei cambia completamente mentre queste due donne cercano di trovare la propria strada per la felicità e l'amore.

Ajin

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photo credits: netflix.com,pinterest.it

Kei Nagai, uno studente che scopre di essere un Ajin, un semiumano, quando viene ferito a morte in un incidente stradale. In questo mondo, un piccolo numero di umani possiede estreme capacità rigenerative che si innescano dopo la morte o lesioni mortali. Ciò consente loro di riprendersi completamente in pochi secondi dalle loro ferite, anche quelle più estreme. Insieme a questo, un Ajin può creare "fantasmi neri", entità altamente pericolose per il combattimento che sono invisibili agli umani normali. Questi fantasmi sono resistenti a qualsiasi lesione fisica, hanno una straordinaria forza, denti e artigli affilati come rasoi. I fantasmi neri hanno la loro intelligenza e, ad esempio, la maggior parte di loro fa affidamento sul proprio Ajin per le indicazioni, altri sono più indipendenti.
Ovviamente, un Ajin è considerato pericoloso e disumano dal popolo e la maggior parte viene catturata dai governi. Le nazioni usarono la scusa della protezione degli Ajin ma in realtà questi diventavano soggetti di esperimenti crudeli per sfruttare le loro capacità di guarigione. Di conseguenza, si creano due fazioni e alcuni Ajin fuggiti dai laboratori cercano vendetta. Sintonizzatevi su questa serie di fantascienza e scoprite come si svolge la storia.

Questi sono solo alcuni dei nostri programmi preferiti attualmente disponibili su Netflix. Unitevi alla conversazione sulla nostra pagina Facebook e fateci sapere qual è il vostro preferito!


Bringing Japan to Italy: episode 10 - Hoshitaro Asada

Ritorna la nostra rubrica 『Bringing Japan to Italy』con l'episodio numero 10 dedicato a Hoshitaro Asada, che lavora presso la sakagura Sogen ad Ishikawa in Giappone.

La sua missione è non solo produrre uno dei sake più buoni al mondo, ma anche quella di diffondere la cultura giapponese a livello internazionale. Ai nostri microfoni si è raccontato sulle similitudini fra Italia e Giappone e su come gli italiani vedono e vivono il mondo del sake.