Chōsokabe Motochika (1538 – 11 luglio 1599) è stato un daimyō giapponese del periodo Sengoku e nacque nel castello di Okō del distretto Nagaoka nella provincia di Tosa. Figlio maggiore di Chōsokabe Kunichika, Chōsokabe Motochika era un ragazzo così dolce da preoccupare suo padre per questa sua natura, sembra infatti fosse stato soprannominato Himewako, “Piccola principessa”, dai vassalli.

Chōsokabe Motochika, soprannominato Himewako

Autore: SaiKaiAngel

Chōsokabe Motochika

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Nonostante queste preoccupazioni, Chōsokabe Motochika si dimostrò invece un abile e coraggioso guerriero durante la sua prima battaglia sconfiggendo il clan Motoyama nel 1560, durante la battaglia di Tonomoto. Dopo la sconfitta dei Motoyama e formando alleanze con le famiglie locali, Chōsokabe Motochika fu in grado di costruire la sua base di potere sulla pianura di Kōchi. Pur rimanendo fedele agli Ichijō, Motochika con la forza di 7000 uomini marciò sul clan Aki, rivali dei Chōsokabe, sconfiggendoli nel 1569 durante la battaglia di Yanagare. A quel punto Chōsokabe Motochika poté concentrarsi sugli Ichijō.

Durante il governo del quartiere Hata di Tosa, Ichijō Kanesada era un leader molto impopolare e grazie a questo, Motochika non perse tempo a marciare sul quartier generale degli Ichijō a Nakamura e nel 1573 Kanesada fuggì. A quel punto, Il clan Ōtomo fornì a Kanesada una flotta e con quella tornò guidando una spedizione che i Chōsokabe sconfissero nella battaglia di Shimantogawa. A questo punto Kanesada si sottomise ai Chōsokabe che probabilmente lo fecero assassinare nel 1585.

Chōsokabe Motochika divenne unico sovrano di Tosa e uno dei problemi che i Chōsokabe dovettero affrontare fu proprio il territorio che possedevano. A causa della sua povertà, non riusciva a pagare i suoi generali, per questo cominciò a guardare le province vicine.

L’unificazione di Shikoku

Dopo la conquista di Tosa, Chōsokabe Motochika si preparò per un’invasione della provincia di Iyo, contro il signore di quella provincia Kōno Michinao, un daimyō che era stato cacciato dal suo dominio dal clan Utsunomiya, aiutato solo dal clan Mōri. Ma in quel momento, il clan Mōri era in guerra contro Oda Nobunaga, per questo non riuscì a dare aiuto a Michinao, comunque la campagna nella provincia di Iyo non fu semplice. Nel 1579 un esercito Chōsokabe di 7000 uomini, guidato da Hisatake Chikanobu, attaccò il castello di Okamoto, detenuto da Doi Kiyoyoshi al sud di Iyo.

Durante questo assedio, Chikanobu fu ucciso e il suo esercito sconfitto. Motochika ritornò l’ano seguente con circa 30.000 uomini a Iyo e costrinse Michinao a fuggire nella provincia di Bungo. Grazie al fatto che i Mōri e gli Ōtomo erano impegnati su altri fronti, Motochika fu libero di proseguire la sua conquista dell’isola e nel 1582 fu in grado di proseguire con le incursioni sulla provincia di Awa per sconfiggere il clan Sogo, per consegire nel 1583 il controllo dell’isola.

Chōsokabe Motochika

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Nel 1579 Chōsokabe Motochika entrò in comunicazione con Nobunaga che sembrava averlo lodato, nonostante in privato si riferiva a lui come un pipistrello su un’isola senza uccelli e aveva pianificato di conquistare Shikoku in futuro, progettando per darla al figlio Nobutaka. Questo non avvenne, a causa della morte di Nobunaga nel 1582.

Coinvolto nella successiva disputa tra Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu l’anno successivo, promise a Tokugawa il suo supporto, sebbene non fece mosse dirette a tal fine. Hideyoshi invece mandò Sengoku Hidehisa a bloccare qualsiasi interferenza da parte di Motochika. La campagna di Komaki tra Hideyoshi e Ieyasu si concluse con un trattato di pace e nel 1584 Hideyoshi invase Shikoku, con 30.000 truppe del clan Môri e altre 60.000 di Hashiba Hidenaga. Motochika riuscì a mantenere il controllo della provincia di Tosa grazie ai termini decisi da Hideyoshi

Chōsokabe Motochika viene ricordato sia per il suo Codice di 100 articoli dei Chōsokabe e per la sua tenacia nel fondare una città-castello molto forte da Oko a Otazaka e poi a Urado. Tuttavia i problemi causati dalla nomina di Morichika come erede provocò la disfatta del clan.

Dopo la morte di Nobuchika in battaglia, Hideyoshi suggerì che il secondo figlio di Motochika, Chikakazu, fosse nominato erede. Ma quando Motochika si dimise rese suo erede Morichika, il suo quarto figlio, perchè riteneva Chikakazu non fisicamente in grado di assumere il comando della famiglia. Con questo pensiero, Chikakazu si ritirò e morì di malattia nel 1587. Quando Chōsokabe Motochika fu chiamato per l’invasione di Kyūshū da parte di Hideyoshi, insieme a Sengoku Hidehisa. La loro missione fu quella di sollevare l’assedio del clan Ōtomi.

Nonostante i saggi consigli di Chōsokabe Motochika, i generali Ōtomo e Sengoku non adottarono una posizione difensiva e attaccarono le forze del clan Shimazu nella battaglia di Hetsugigawa sconfiggendo le truppe alleate, ma nello stesso momento morì Nobuchika, l’erede di Motochika. A quel punto Toyotomi Hideyoshi elogiò il pensiero di Motochika e gli offrì Ōsumi come compensazione per la sua perdita, che però fu rifiutata.

Nel 1590 Motochika guidò un contingente navale nell’assedio di Odawara e nel 1592 comandò 3000 soldati nell’invasione della Corea. Al suo ritorno dalla Corea si ritirò a Fushimi, divenne monaco e morì l’11 luglio 1599.