Rieccoci con la rubrica legata la Business Focus e oggi parliamo di come approcciare il mercato giapponese. A partire dalle start up sino ad arrivare alle grandi aziende, molto spesso si tende a dimenticare di approcciare il pubblico giapponese e questo è un errore in partenza. Perché eliminare una fetta di mercato che rappresenta la terza potenza mondiale in fatto di consumatori?

Come approcciare il mercato giapponese

Autore: Erika

Come abbiamo detto poco fa, il mercato giapponese rappresenta la terza fetta mondiale per livello di consumatori. Invece, lo sapevate che le piattaforme social media, anche quelle più grandi, considerano il mercato giapponese come secondo mercato più grande al mondo? Questo perché la Cina, che occuperebbe il secondo posto, ha bloccato molte aziende e politiche aziendali estere, facendo sì che l’attenzione si spostasse appunto sul Giappone.

Tuttavia, molto spesso le aziende commettono l’errore di escludere il Giappone dalle proprie strategie di marketing. Questo avviene perché il mercato giapponese è anche uno dei popoli più difficili da approcciare. In realtà bisogna solo riuscire ad adattarsi alla loro mentalità e ai loro mezzi.

Gli ostacoli del mercato giapponese

mercato giapponese

Uno dei problemi maggiori che le aziende occidentali ritrovano nell’approcciare il mercato giapponese è in primis la barriera linguistica. Infatti, il cliente giapponese medio preferisce usare la propria lingua sia per relazioni private che per scambi commerciali. Infatti, secondo EF, il Giappone risulta 55° in classifica per quanto riguarda la conoscenza dell’inglese.

Se a questo ci aggiungiamo che il Giappone è un paese molto legato alla tradizione e anche ai propri usi e costumi, l’approccio a questo mercato diventa ancora più difficoltoso. Tuttavia, questo non deve fermarci, ma anzi stimolarci per trovare un modo per raggiungere questo mercato. Quindi, che tipo di strategie e tattiche di marketing potremmo adottare? Come affrontare la situazione?

Il digital è la soluzione

mercato giapponese

La strategia in realtà non è così complicata, il digital e i nuovi media sono la nostra soluzione. Se parliamo di startup infatti, spesso il budget a disposizione è limitato e suddividere questo piccolo gruzzoletto su diverse piattaforme per avere più presenza potrebbe in realtà essere controproducente. Meglio concentrare i propri risparmi sul digital. In questi anni di lavoro con le società e il popolo giapponese, abbiamo tentato diverse strade per la promozione delle aziende. Ecco quindi i nostri consigli su dove puntare.

Facebook & Instagram ads

In passato abbiamo già affrontato come i nuovi mezzi digital e in particolare i social media possano aiutarci a far salpare la nostra azienda a livello internazionale. In particolare, la funzionalità ads di Facebook ed Instagram è uno degli strumenti migliori per targettizzare utenti specifici. Sia le start up che le aziende già affermate dovrebbero approfittare di questo strumento per riuscire a raggiungere il proprio pubblico.
I due social ovviamente hanno delle demografiche diverse, Facebook infatti raggiunge un pubblico più adulto in Giappone mentre Instagram si affaccia ad un pubblico più giovane. Unendo le due piattaforme e utilizzandole per promuovere la propria azienda riusciremo a raggiungere un pubblico più vasto. Ovviamente, prima di imbarcarvi in un’operazione di promozione, è importante studiare la vostra mission e il vostro target per riuscire a raggiungere la nicchia di pubblico corretta sul social corretto.

Twitter ads

Uno dei social di più successo in Giappone è sicuramente Twitter. Twitter ha più utenti attivi mensili (45 milioni) di qualsiasi altra piattaforma di social media come Instagram (33 milioni) e anche Facebook (26 milioni) in Giappone. Twitter è una piattaforma un po’ “controversa”, o la ami o la odi. Tuttavia, se usata per il business può diventare un media davvero potente ed efficace tanto quando Facebook, specialmente in fatto di ads. In alcuni casi, a seconda del settore, potrebbe addirittura ottenere prestazioni più elevate rispetto a Facebook. Twitter inoltre raggiunge un pubblico molto giovane e molte aziende giapponesi hanno usato le Twitter ads non solo per aumentare la propria brand awareness ma anche per aumentare il proprio profitto organicamente. Se volete raggiungere il pubblico giovane in Giappone, Twitter potrebbe essere la soluzione per voi.

Influencer Marketing

Ed infine arriviamo qui, all’Influencer Marketing, quello che noi riteniamo essere ad oggi la strategia che funziona meglio a livello internazionale. Nel mondo di oggi, siamo tutti bombardati dalla miriade di pubblicità, puntare sulle collaborazioni con gli influencer potrebbe diventare una cosa positiva.

Tuttavia l’influencer marketing può essere un’arma a doppio taglio. Il primo passo a cui fare attenzione e che decreterà la riuscita di una buona campagna è proprio la scelta corretta del personaggio con cui collaborare. In questo caso diventa ancora più importante riuscire a trovare il giusto influencer che sia in linea con la vostra immagine e che abbia un pubblico in linea con il vostro target.

Ovviamente, riuscire a collaborare con i grandi nomi come Chiara Ferragni o Naomi Watanabe è davvero difficile, tuttavia c’è una categoria da non sottovalutare: i micro-influencer. Hanno seguaci limitati rispetto agli altri, ma hanno anche un tasso di coinvolgimento più alto. Questi non solo potrebbero essere clienti fedeli o sostenitori del marchio ma anche riuscire a portare pubblico alla vostra nicchia.

Investire nel marketing è sempre un’ottima scelte e le startup che magari non hanno un budget infinito possono restringere la propria strategia a qualcosa di mirato e funzionale. Il mercato giapponese può sembrare strano ma ha il potenziale di essere il trampolino di lancio per la vostra azienda. Assolutamente da non ignorare.