Japan Tradition: Sanja Matsuri

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Il festival dei tre templi

Il Sanja Matsuri (三社祭) è uno dei festival più famosi, più grandi è più “selvaggi” di Tokyo dedicato alla religione Shintoista. Il festival si tiene in onore di Hinokuma Hamanari, Hinokuma Takenari e Hajino Nakatomo, i tre uomini che hanno fondato il tempio Sensō-ji.

Il Sanja Matsuri si tiene il terzo weekend di maggio al tempio Asakusa e la sontuosa parata coinvolge tre mikoshi (templi portatili), balli, musiche tradizionali e dura circa tre giorni.

Come la maggior parte dei festival giapponesi, anche il Sanja matsuri è una celebrazione religiosa dedicata appunto agli spiriti dei tre uomini, fondatori del tempio. Questo festival, sembra essere nato nel 7° secolo ed è anche conosciuto come "Kannon Matsuri" e "Asakusa Matsuri" e con una forma diversa da quella odierna.
Le modalità in cui è organizzato l’odierno Sanja Matsuri sono state stabilite durante il periodo Edo, quando nel 1649 lo shōgun Tokugawa Iemitsu commissionò la costruzione del tempio di Asakusa.

Se vi capita di essere nei paraggi di Asakusa durante le giornate del festival, è possibile sentire un’atmosfera carica di energia. Le persone affollano le strade circondanti il tempio Sensō-ji a suon di flauti, fischietti e taiko (percussioni tradizionali giapponesi).

photo credits: Atsushi Ebara, Yoshikazu TAKADA

I Mikoshi

L’attrazione principale di questo festival sono i tre mikoshi appartenenti al tempio di Asakusa. Questi tre elaborati templi in legno laccato nero, hanno la funzione di essere una miniatura e una versione portatile del Tempio di Asakusa. Decorati con sculture e foglie dorate, pesano circa una tonnellata e vengono trasportati tramite lunghi pali tenuti insieme da corde. Per ogni mikoshi c’è bisogno di circa 40 persone per un trasporto sicuro e durante la giornata, circa 500 persone partecipano al trasporto di ogni tempio.

La “parata” di questi mikoshi è forse il momento più importante della giornata e le strade si affollano al loro passaggio. Mentre vengono trasportati inoltre, essi vengono agitati e fatti sobbalzare con forza, perché si dice che questo porti ad intensificare il potere del Kami all’interno e che aiuti ad aumentare la fortuna sui rispettivi quartieri.

Mentre i tre mikoshi principali sono gli oggetti più importanti nelle strade durante il Sanja Matsuri, ci sono circa altri 100 mikoshi più piccoli sparsi nel vicinato nella giornata di sabato. Molti di questi templi sono portati da donne o bambini anche.

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Giorno dopo giorno

Il Sanja matsuri, è un festival che dura più giornate e comincia di giovedì con un’importante cerimonia religiosa. Questa funzione richiede che il sacerdote responsabile del tempio esegua un rituale che faccia spostare i Kami dei tre fondatori del tempio dall’interno di questo all’interno dei tre mikoshi. Questi ultimi saranno poi i protagonisti della parata ad Asakusa che durerà tutto il weekend.

Aprendo le tre piccole porte dei mikoshi i tre spiriti sono invitati ad entrare nei templi in miniatura dove staranno per tutta la durata del festival. L’interno di questi mikoshi è inoltre celato al pubblico da una sottile tenda di cotone.

photo credits: Yoshikazu TAKADA

Ma è il venerdì che comincia la parata vera e propria, conosciuta con il nome di Daigyōretsu (大行列) che letteralmente vuol dire “grande parata”.
La famosa processione che scende tramite la via Yanagi e prosegue per la Nakamise-dōri sino al tempio Asakusa. Questo festival è anche molto conosciuto per i costumi sontuosi dei partecipanti, ma anche per le geishe e gli ufficiali della città che indossano gli hakama, vestiti tradizionali giapponesi.
Alla sera, sei mikoshi dai quartieri più centrali sono mandati in processione sulle spalle di diverse dozzine di persone.

photo credits: Hong Seongwan, Yoshikazu TAKADA

Il giorno seguente, il sabato, circa 100 mikoshi appartenenti ai 44 distretti di Asakusa si riuniscono al Kaminarimon per poi partire in parata passando per la Nakamise-dōri in direzione dell’Hōzōmon. Una volta qui porgono i loro rispetti a Kannon, la dea della pietà. In seguito, i mikoshi sono portati al tempio di Asakusa dove il sacerdote shintoista li benedice e purifica per l’anno a venire. Una volta completata la cerimonia, questi piccoli templi portatili vengono trasportati nuovamente nei loro rispettivi quartieri.

Tuttavia, l’evento più importante del Sanja Matsuri avviene la domenica. E’ in questo giorno infatti che possiamo vedere la parata del tre mikoshi appartenenti al tempio di Asakusa. Essi marciano lungo la Nakamise-dōri per arrivare al Kaminarimon la mattina della domenica. Questi tre mikoshi racchiudono i tre spiriti dei tre uomini fondatori del tempio Sensō-ji e, durante il giorno finale di questo festival, essi vengono per visitare e portare la benedizione ai 44 distretti di Asakusa.
Quando arriva la sera, i tre mikoshi ritrovano la loro strada per il tempio di Asakusa creando un’altra grande processione che dura fino a tarda notte.

photo credits: ageless foto, Yoshikazu TAKADA

Yakuza Show

Questo matsuri di grandezza monumentale, permette anche di mescolare frange della popolazione che solitamente rimangono molto distaccate. E’ infatti comune trovare gli Yakuza esibirsi in fundoshi, senza pudore nè paura, mostrando con orgoglio i loro tatuaggi. Agli occhi di un occidentale, non avvezzo alla cultura giapponese, questa potrebbe quasi sembrare una scena comica. Tuttavia non azzardatevi a ridere se non volete che la sfortuna si abbatta su di voi!

photo credits: Hong Seongwan, syasya_akemi


Japan Tradition: Kanda Matsuri

Il Festival degli anni dispari

photo credits: dydo-matsuri.com

Solo negli anni che terminano con numeri dispari e sempre a metà maggio, nel quartiere di Kanda a Tokyo, ha luogo il Kanda Matsuri (神田祭). Esso è tra i matsuri più importanti di Tokyo assieme al Sanno Matsuri e al Fukagawa Matsuri. Fa inoltre parte dei tre più grandi festival del Giappone assieme al Tenjin Matsuri di Osaka e al Gion Matsuri di Kyoto.

Le radici del Kanda Matsuri affondano nel Periodo Edo (1603-1867), quando a governare la città di Edo (l’odierna Tokyo) era lo shogun Tokugawa Ieyasu. Proprio per questo motivo esso è conosciuto anche come Tenka Matsuri (Tenka significava shogun).

photo credits: xin beitou, Atsushi Ebara

Il festival fu celebrato come una dimostrazione di prosperità sotto il nuovo regime. Allo stesso tempo il Sanno Matsuri si teneva per celebrare il nuovo centro politico e i suoi governanti. A causa dei lunghi e stravaganti preparativi, e vista la competizione che si andava instaurando tra le due celebrazioni, si decise di alternarli. Secondo questa nuova regola, a metà maggio negli anni dispari si sarebbe festeggiato il Kanda Matsuri, mentre a metà giugno negli anni pari sarebbe stata la volta del Sanno Matsuri.

Oggi il Kanda Matsuri è il festival del santuario shintoista Kanda Myojin, a Chiyoda, incastonato tra moderni palazzi in una delle zone più lussuose di Tokyo. Il tempio appartiene a tre divinità: Daikokuten, il dio del buon raccolto e del matrimonio, Ebisu, il dio dei pescatori e degli uomini d’affari e Taira no Masakado, un samurai del X secolo venerato e in seguito divinizzato.

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La celebrazione della ricchezza e della fortuna

Come ogni festival che si rispetti, i rituali shintoisti sono i primi protagonisti dei preparativi. La sera prima della parata principale si invitano gli spiriti del tempio ad entrare nei tre mikoshi (piccoli tempi portatili) finemente decorati. Il giorno successivo, alle 8:00, i piccoli templi sfilano per le strade di Kanda , Nihonbashi, Otemachi e Akihabara, per poi tornare al tempio, attorno alle 19:00. Essi sono seguiti non solo da una folla immensa di persone, ma anche da musicisti, sacerdoti a cavallo e molti altri vestiti con colorati costumi tradizionali.

photo credits: nlgwest , Kemy Shibata

Al contempo, si tiene anche una piccola processione secondaria della durata di tre ore. A questa prendono parte uomini a cavallo vestiti da samurai, personaggi delle storie popolari, musicisti e ballerini che partono dalla Scuola Elementare di Arima nel primo pomeriggio e procedendo verso nord raggiungono il Kanda Myojin.

Il giorno seguente è dedicato alla parata dei mikoshi di vari quartieri nei distretti di Kanda e Nihonbashi. Ognuno di essi trasporta un ujigami, divinità guardiane che in questa occasione vengono ospitate nei mikoshi per benedire i residenti della zona durante il loro passaggio.

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Tante piccole curiosità

Coloro che nascevano e crescevano a Edo erano chiamati “Edokko”. Gli edokko possedevano una spiccata personalità e pare che fossero molto aperti e gioviali. Caratteristiche queste che si riflettevano, e si riflettono ancora oggi, proprio nel Kanda Matsuri, una festa ricca di energia.

La sfilata con i suoi protagonisti richiama anche le celebrazioni per la vittoria di Tokugawa nella battaglia di Sekigahara che avrebbe aperto la strada allo shogunato che portò a un lungo periodo di pace e prosperità in Giappone. Originariamente, i cittadini indossavano particolari costumi onorando il tempio dando vita a sontuosi spettacoli di teatro Noh.

photo credits: tokyoexcess.blogspot.it, xin beitou

Durante il periodo Edo la parata passava accanto al castello di Edo con le sue magnifiche decorazioni, dando ai cittadini comuni una rara occasione di entrare nel perimetro del castello.
La maggior parte dei carri originali, che erano stati usati sin dai primi festival, sono andati distrutti nel Grande terremoto del Kanto del 1923 e dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

photo credits: viajejet.com, fastjapan.com


Japan Tradition: Aoi Matsuri

Il Festival della Malvarosa

photo credits: mutabi.wordpress.com

L'Aoi Matsuri (葵祭) si svolge ogni anno il 15 maggio ed uno dei tre festival più famosi di Kyoto, insieme al Gion Matsuri e al Jidai Matsuri. L'attrazione principale è una grande parata, in cui oltre 500 persone si vestono nello stile aristocratico del periodo Heian (794-1185) e percorrono la strada che, dai piedi dal Palazzo Imperiale, conduce al Tempio di Kamo. Questo è il nome comune con cui ci si riferisce al complesso shintoista formato dal santuario Kamigamo e dal santuario Shimogamo. I membri della processione portano delle foglie di Malvarosa, da cui il nome ‘Aoi’, che in giapponese significa proprio “alcea rosea” o “malvarosa”. Le foglie di questa pianta, dai colori luminosi e dai fiori bellissimi, avrebbero il potere di proteggere i raccolti dai disastri atmosferici.

photo credits: amanohashidate.jp, Nobuhiro Suhara

Le Origini

Il festival ebbe origine durante il regno dell'imperatore Kinmei (539 - 571), quando un periodo di forti piogge devastò i raccolti e il paese fu invaso dalle epidemie. Il triste evento venne attribuito alle divinità Kamo intenzionate a punire la popolazione. Per placare la loro ira, l’imperatore inviò un suo messaggero con delle offerte al tempio e con il compito di condurre rituali che comprendevano anche una corsa in sella a cavalli galoppanti. La cavalcata si trasformò in un’usanza annuale con l’intento di allontanare il pericolo di un nuovo disastro.

photo credit: Alex Hurst, Clement Koh

Durante il regno dell’Imperatore Monmu (697 - 707) essa venne però proibita poiché troppe persone erano giunte per assistere al rituale. Nel 19° secolo, l’imperatore Kanmu stabilì il trono a Kyoto dando inizio al periodo Heian nella storia giapponese. L’imperatore riconobbe le divinità Kamo come protettrici della capitale e introdusse l’Aoi Matsuri come evento imperiale annuale. Durante i vari periodi storici, il festival subì altre interruzioni, soprattutto durante la seconda guerra mondiale, ma riprese attivamente la sua celebrazione nel 1953.
Nel 1956 ebbe inizio anche la tradizione della principessa del festival: Saiō-Dai.

photo credits: regex.info

I Personaggi del Festival

Durante l’Aoi Matsuri appaiono due figure rappresentative: la Saiō-Dai e il Messaggero Imperiale.
La Saiō-Dai era una donna che veniva scelta tra le sorelle e le figlie dell'imperatore per dedicarsi al Tempio di Shimogamo. Il ruolo di Saiō-Dai era di mantenere la purezza rituale e di rappresentare l'Imperatore al festival. Oggi il ruolo di Saiō-Dai è interpretato da una donna scelta tra tutte le donne nubili di Kyoto. Ella indossa 12 diversi strati di seta (jūnihitoe) squisitamente colorata nello stile tradizionale della corte Heian. Per mantenere la purezza, la Saiō-Dai si sottopone a diverse cerimonie di purificazione prima della processione del festival.

photo credit: Hong Seongwan

Il Messaggero Imperiale, invece, conduce la processione del festival a cavallo.
Durante il periodo Heian sarebbe stato un cortigiano di quinto rango che ricopriva l'incarico di capitano di rango medio o inferiore, e di solito era un uomo destinato a un alto ufficio. Il suo ruolo era di leggere il rescritto imperiale dei santuari e presentare le offerte dell'imperatore. Durante il periodo Heian, la Saiō-Dai e il Messaggero Imperiale sarebbero stati accompagnati da dieci ballerini e dodici musicisti.

photo credits: Hisanori

La Celebrazione Oggi

Solitamente, la processione inizia alle 10:30 del 15 maggio partendo dal Palazzo Imperiale di Kyoto, e lentamente si avvia verso due tappe. La prima tappa è il Tempio di Shimogamo, al quale giunge intorno alle 11:15 e, successivamente, il Tempio di Kamigamo, al quale giunge intorno alle 15:30. Raggiunti i templi, la Saiō-Dai e il Messaggero Imperiale eseguono i loro rituali.
La Saiō-Dai offre semplicemente i suoi rispetti alle divinità, mentre il Messaggero Imperiale intona il rescritto imperiale lodando le divinità e chiedendo il loro continuo favore.

photo credits: Slugicide, find-your-jpn.com

 


Japan Travel: Character Cafes

[:it]Il Giappone è la terra più ricca di luoghi magici, in ogni senso! Persino fermarsi per uno spuntino può diventare un’esperienza unica immergendosi in un mondo fantastico come quello dei “Character Cafè” sparsi per il territorio. Cosa sono? Particolari tipi di caffetterie a tema che permettono alla clientela appassionata di fumetti ed animazione di assaporare incredibili piatti kawaii in un locale totalmente ispirato ad un preciso personaggio.
Ci sono concept café temporanei che aprono ogni due mesi circa, ma fortunatamente esistono anche quelli permanenti e sono una tappa fondamentale per chiunque abbia voglia di un pizzico di tenerezza.

Character Cafè fantastici e dove trovarli

PomPomPurin Café

photo credits: dangonews.com, straitstimes.com

Entrare al PomPomPurin Café è come entrare nella stanza di questo dolce cagnolone, famoso personaggio della Sanrio. Si viene accolti dal giallo e marrone dell’arredamento, un luogo tranquillo e rilassante dove si possono gustare dolci, bevande e specialità di vario genere. All’interno del cafè ci sono i “photo corners”, punti dedicati per poter scattare una fotografia con il pudding preferito! Ci sono anche goods in edizione limitata acquistabili solamente presso lo shop interno.

photo credits: thechibirain, littlemomiji, klawsbykatya, xxakira0412xx

Sito Ufficiale: http://pompom.createrestaurants.com/jp/
Indirizzo:
TOKYO: 〒150-0001 Shibuya, 1-7-1 Jingumae, CUTE CUBE HARAJUKU 3F
OSAKA: 〒530-0012 Kita, Shibata, 1−1−3 Hankyu Third Avenue South Building
NAGOYA: 3 丁目-32-6 Sakae, Naka Ward, Aichi Prefecture 460-0008
YOKOHAMA: Yokohama City Nishi-ku 2-1-5. YOKOHAMA SOTETSU SQUARE

Final Fantasy Eorzea Café

photo credit: favy-jp.com

Final Fantasy Eorzea Café è un piccolo santuario per tutti i fans del famoso gioco della Square Enix FFXIV. Eorzea prende il nome dalla regione in cui il videogioco si svolge. I suoi interni sono finemente decorati ed il café ad Akihabara possiede anche un bar al suo interno in cui poter ordinare bevande alcoliche.
Il cibo e le bevande serviti al bar cambiano continuamente, proprio come nel gioco! Ogni ordinazione dà diritto a ricevere un sottobicchiere da collezione e il locale ha un sistema di raccolta punti con il quale si possono ricevere goods speciali, oltre a quelli che si possono acquistare all’angolo vendite dedicato.
La prenotazione va effettuata almeno due ore prima se si desidera trovare posto in questo spazio.

photo credit:japantravel.com

Sito Ufficiale: https://www.pasela.co.jp/paselabo_shop/ff_eorzea/
Indirizzo:
TOKYO: 2F, 1-1-10 Sotokanda, Chiyoda-ku,
OSAKA: 4F Pasela Resort, 1-4-27 Dotonbori, Chuo-ku, Osaka-fu

Cinnamoroll Café

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Cinnamoroll, cucciolo bianco con le orecchie lunghe, gli occhi azzurri e una coda riccia, è uno dei personaggi più adorabili del marchio Sanrio. L’ambiente di questa caffetteria crea un’atmosfera estremamente rilassante grazie ai suoi colori delicati ed ai suoi piatti irresistibili: qui è possibile infatti assaporare il riso Omu, il filetto alla Stroganoff, la Shortcake speciale e alcuni piatti stagionali. Non manca lo shop con i goods in edizione limitata.

photo credit: rainbowholic, Japan Italy Bridge, rietiru 

Sito Ufficiale: http://www.cinnamorollcafe.com/shinjuku/
Indirizzo: Shinjuku Marui Annex 3 Chome-1-26 Shinjuku, Tokyo 160-0022

Gudetama Café

photo credits: digjapan.travel, picsunday.com

Gudetama è un uovo pigro il quale pensa che tutto sia mendokusai (un dolore) e non ha mai alcuna motivazione. E proprio lui è il protagonista del cafè situato al settimo piano di HEP FIVE, un centro commerciale vicino alla stazione Umeda ad Osaka. Riconoscibile grazie ai suoi disegni, questa caffetteria offre un menù squisito in continua evoluzione che riflettere la natura pigra e immotivata del suo personaggio, in un ambiente che combina tutte le tonalità del giallo pastello a grossi peluche di Gudetama nelle sue classiche pose pigre.
Tazze, magneti e gadgets di vario genere sono disponibili per essere acquistati per portare con sé il ricordo dell’esperienza più letargica di sempre!

photo credits: gudetamacafe_hepfive, cafe_shirokuma

Sito Ufficiale: http://gudetama.createrestaurants.com/jp/info.html
Indirizzo: 〒530-0017 Osaka, Kita-ku, Kakuda-cho 5-15, HEP FIVE 7F

Peter Rabbit Garden Café

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Attraverso le tortuose strade di Jiyugaoka a Tokyo si nasconde un piccolo garden café ispirato alle storie raccontate nel mondo di Beatrix Potter il cui protagonista è Peter Rabbit. L’atmosfera all’interno della caffetteria è molto accogliente ed invitante. Le tovaglie a scacchi blu e bianche coprono ogni tavolo che è decorato con i libri dell’autrice da poter leggere e disegnare e, seduti accanto ai clienti, si possono trovare i peluches. I pavimenti e i mobili in legno conferiscono calore all’ambiente mentre alle pareti sono appese varie fotografie. Sugli scaffali troviamo fiori, cesti intrecciati, attrezzi da giardinaggio e piccoli oggetti che evocano immagini della pittoresca campagna inglese. Ogni pietanza del menù è progettata con cura e, naturalmente, c’è una piccola sezione dedicata ai souvenirs se si desidera un piccolo pezzo di dolcezza da conservare come ricordo.

photo credit: nemui_ohirune_shitai, luv_barbie_pink, lolitandthecity, curetofficial

Sito Ufficiale: http://www.peterrabbit-japan.com/cafe/
Indirizzo: 1 Chome-25-20 Jiyugaoka, 目黒区 Tokyo 152-0035

Pokémon Café

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Avete mai sognato di gridare “Gotta catch’em all!”? Forse non lo potrete fare letteralmente, ma i fans più fedeli troveranno al Pokémon Café la propria gioia. Aperto nel 2018 ed associato al Pokémon Center DX, questo ristorante è spazioso e luminoso, arredato con semplicità e decorazioni minimaliste, con pavimento in legno e grandi tavoli.
Come in ogni character café che si rispetti, sono disponibili cibo e bevande a tema Pokémon, oltre al menù stagionale disponibile solo per un periodo limitato dell'anno. I gadgets unici attirano sempre i collezionisti: infatti solo qui è possibile trovare poke-thermos, peluches di Pikachu in versione cuoco e le famose tazze a forma di Pokéball! A differenza di altre caffetterie, qui è necessaria la prenotazione online anticipata poiché i posti sono molto ricercati.

 

photo credit: nane0v0, xx.asu.pika.025.xx, hanrutmoe

Sito Ufficiale: https://www.Pokémoncenter-online.com/cafe/
Indirizzo: 2-1-2 Nihombashi | Nihombashi Takashimaya SC East Bldg. 5F, Chuo 103-0027, Tokyo

Shiro-Hige’s Cream Puff Factory

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Un’insegna solitaria con dipinti 3 piccoli Totoro segnala l’esistenza di questo piccolo Café nel tranquillo quartiere di Daita, nascosto tra molte piante e tronchi d’albero. Adorabili bignè ispirati alla famosa creatura dello Studio Ghibli vengono serviti in vari gusti. Dai tradizionali alla vaniglia e al cioccolato, a quelli stagionali al matcha, pesca bianca e fagioli Adzuki. Se però lo stomaco reclama qualcosa in più, basta salire al secondo piano, al Toto Café dove vengono serviti gustosi piatti di pasta accompagnati da caffè ghiacciati.

photo credit: onetheycallbela, eliseaki, cooki3zz

Sito Ufficiale: http://www.shiro-hige.com/main/
Indirizzo: 5-3-1 Daita, Setagaya 155-0033, Tokyo

Shirokuma Café - Polar Bear’s Café

photo credit: tripzilla.com

Shirokuma-san, il grosso orso polare protagonista del manga scritto da Aloha Higa e proprietario di un bar in cui accoglie amici animali e uomini, è anche il personaggio di ispirazione per questa accogliente caffetteria. Tantissimi piatti modellati magistralmente a forma di orso e panda spingeranno i clienti a scattare un sacco di foto, rapiti dalla loro bellezza e tenerezza. Il locale è accogliente e gli ospiti potranno mettersi in posa per altrettante foto ricordo con adorabili personaggi di cartone, mentre i bambini potranno divertirsi nell’angolo a loro dedicato, pieno di giocattoli e una televisione! Non manca il piccolo negozio in cui si possono trovare morbidi peluches, taccuini, magliette, borse, articoli di cancelleria e bento box.

photo credit: chillintokyo.wordpress.com, airvarie

Sito Ufficiale: http://www.shirokumacafe.net/.en/
Indirizzo: Tokyo-do Shinjuku-ku Takadanobaba 2-1-2 TOHMA takadanobaba 1F

Alice in Wonderland Café - Alice's Fantasy Restaurant

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Cinque ristoranti ispirati al romanzo di Lewis Carroll hanno sedi permanenti in Giappone.
Ognuno di essi è straordinariamente coinvolgente e trasporta i visitatori nei diversi scenari del mondo di Alice. Sono presenti cinque temi tra cui scegliere: il labirinto, fantasyland, il libro fantastico, la terra magica e il vecchio castello. Il menù è strettamente ispirato alla cucina britannica. Per entrare nel paese delle meraviglie è necessaria la prenotazione online oppure è possibile effettuarla di persona recandosi al ristorante qualche giorno prima.

photo credits: samuelponce.cl, satokomorimoto, mydreamsofdisney, kiki_0_0

Sito Ufficiale: http://www.alice-restaurant.com/
Indirizzo:
ALICE IN LABYRINTH (GINZA, TOKYO) 104-0061 東京都中央区銀座8-8-5 太陽ビル5F
ALICE IN FANTASYLAND (UMEDA, OSAKA) 530-0012 大阪府大阪市北区芝田1-8-1D.D.HOUSE1F
ALICE IN FANTASY BOOK (SHINJUKU, TOKYO) 160-0021 東京都新宿区歌舞伎町1-6-2 T-wingビルB2F
ALICE IN MAGICAL LAND (NISHI-SHINJUKU, TOKYO) 160-0023 東京都新宿区西新宿1-5-1 新宿西口ハルクB3
ALICE IN AN OLD CASTLE (IKEBUKURO, TOKYO) 171-0022 東京都豊島区南池袋2-16−8 鈴和ビルB1

Vampire Café

photo credit: dd-holdings.jp, ginzavampire

Un'atmosfera macabra, tende in velluto rosso e lussuosi lampadari catapultano i clienti nell'Europa Medievale, in una vera e propria "casa dei vampiri". All'interno del café c'è addirittura un altare, una bara e una croce investita da un fascio di luce per permettere la totale immersione in quel mondo gotico delle leggende riguardanti le creature della notte. Naturalmente anche il menù è tematico: piatti e cocktails, dai nomi unici, appartengono alla cucina italiana e francese e vengono serviti da uno staff in costume da vampiro.

photo credit: prtimes.jp, ginzavampire

Indirizzo: 7F, La Paix Bldg., 6-7-6 Ginza, Chuo-ku, Tokyo

Moomin House Café

photo credits: yelp.com

I Moomin, nonostante appartengano alla tradizione finlandese, hanno trovato anche a Tokyo un modo per accogliere i fans nel loro mondo. L’ambiente ricrea i boschi naturali in cui vivono i Moomin conferendo alla caffetteria quell’aspetto rilassante e senza tempo il cui obiettivo è permettere a tutti di avere un posto in cui riunirsi e dove poter assistere a molti momenti divertenti. Grossi pupazzi abitano la caffetteria e tengono compagnia ai fortunati visitatori che riescono a sedersi accanto a loro. I piatti sono gustosi e come sempre perfettamente presentati per coccolare il cuore di chi cerca un momento di tenerezza.
Il menù più famoso è il "Souvenir Moomin House Pancakes" perchè i pancakes vengono serviti al tavolo assieme a statuine di ceramica come souvenir da portare via con sé.

photo credit: moomincafe.jp, japantravel.com, moomincafe

Sito Ufficiale: https://benelic.com/moomin_cafe/
Indirizzo: 1F Tokyo Soramachi, 1-1-2 Oshiage, Sumida-ku, Tokyo

Square Enix's Artnia Café

photo credits: sweetkammi.wordpress.com

Situato a Shinjuku, Artnia mescola il suo essere negozio di goods ufficiali Square Enix alla caffetteria i cui piatti sono basati sulle prestigiose game serie della società. All'interno è diviso in 3 aree: la "Fancy Area", la zona dedicata al merchandising di Dragon Quest, Final Fantasy e Kingdom Hearts, il vero e proprio "Café&Bar" che occupa la maggior parte dello spazio e la splendida "Luxury Area" situata dietro al bar e progettata in granito nero. Questa zona lussuosa è un vero e proprio museo contenente repliche delle saghe, statue, opere d'arte e gioielli, ma è la fontana che sorge al centro ad essere la vera attrazione di Artnia. Essa contiene un cristallo rosso sospeso all'interno di una cascata che si riversa dentro un piedistallo con tutte le sfere di Materia di vari colori.

photo credits: favy-jp.com

Sito Ufficiale: http://www.jp.square-enix.com/artnia/index
Indirizzo: 1F Shinjuku East Side Square, 6-27-30 Shinjuku, Shinjuku-ku, Tokyo

Maid Café

photo credits: cat.m.mayberry, theginger1nch, maidreamin

Meglio conosciuti come “Meido Kissa”, i maid café sono locali in cui i clienti vengono serviti da cameriere vestite in stile vittoriano, con i loro abiti ricchi di pizzi e merletti. Queste cameriere hanno il preciso compito di soddisfare le richieste dei clienti, tanto che gli avventori sono chiamati “Master” se sono uomini, o “Princess” se sono donne. Questi locali sono per lo più concentrati ad Akihabara e sono sempre ricchi di dettagli estremamente curati. Una volta entrati una Maid accompagnerà al tavolo il visitatore che potrà restare solamente per 1 ora e dovrà scegliere se bere, mangiare o un’altra delle proposte disponibili. Inoltre le cameriere interagiscono di continuo con i clienti e se questi non sono molto loquaci, allora inizieranno a fare balletti e cantare canzoncine. Sono ambienti molto divertenti e spensierati, per una pausa più originale del solito!

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Alcuni dei Maid Cafè più popolari:
At-Home Café, 1-11-4 Sotokanda Mitsuwa Bldg. 4-7F, Chiyoda 101-0021 Tokyo, https://www.cafe-athome.com/info/
MAIDREAMIN, head store: Sumiyoshi BLDG.6F 3-16-17 Sotokanda Chiyoda-ku Tokyo 101-0021 https://maidreamin.com
MELCAFE, 4 Chome-9-9 Nipponbashi Naniwa-ku Osaka-shi, Osaka http://mel-cafe.com


Japan Travel: Ginza

Ginza: costosa, elegante e lussuosa

Situata a Chuō, Ginza (銀座) è la più famosa zona commerciale di Tokyo. Questo lussuoso distretto faceva parte dell’antico quartiere Kyobashi che, insieme a Nihonbashi e Kanda costituivano il nucleo di Shitamachi, il centro originario di Edo-Tokyo. Costruita su un’antica palude bonificata durante il XVI secolo, Ginza deve il suo nome (Silver Mint) all’istituzione di una zecca di monete d’argento (Silver Coin Mint) stabilitasi proprio su questo terreno nel 1612.

photo credit: wikimedia.org

Nel 1872 un devastante incendio distrusse gran parte dell’area ed il governo stabilì che la ricostruzione avrebbe dovuto impiegare mattoni a prova di fuoco per erigere i nuovi edifici e che le strade sarebbero dovute essere migliorate ed ingrandite, in grado di collegare la stazione di Shimbashi a Tsukiji. In questo modo Ginza potè essere designata come un “modello di modernizzazione”. Il design dell’intera zona fu affidato all’architetto irlandese Thomas Waters e così, l’anno successivo, sorse una lunga strada dello shopping in pieno stile occidentale con edifici in mattoni georgiani a due e tre piani che si espandeva dal ponte Shinbashi al ponte Kyōbashi.

Il costo elevato sia per l’acquisto che per la locazione di questi nuovi edifici però, impedì che venissero occupati permanentemente ed inoltre sorse il problema del clima: tali costruzioni non erano indicate per la condizione climatica di Tokyo. Un altro problema consisteva nel design decisamente contrastante con la tradizione giapponese e quindi non molto apprezzata dai visitatori, molto più interessati ad una cittadina in stile Edo e piuttosto che “simile a Broadway”, come la definì lo scritture inglese di guide turistiche Philip Terry.

Nonostante i problemi stilistici, Ginza riuscì a fiorire come simbolo di “civiltà ed illuminazione”, divenendo famosa per le sue ricche vetrine e, nel periodo tra le due guerre mondiali, si diffuse l’abitudine di "ammazzare il tempo a Ginza”. Con il tempo, la maggior parte degli edifici in stile europeo è scomparsa, tra i reduci vi è l’edificio Wakō con la sua iconica Torre dell’orologio Hattori, originariamente costruita da Kintarō Hattori, al cui interno si possono acquistare lussuosi oggetti d’oro.

photo credits: japantimes.co.jp

Shopping e non solo

Una tappa fondamentale per gli amanti dello shopping a Ginza è sicuramente il Ginza Six: Inaugurato nella primavera del 2017, è il più grande complesso commerciale del distretto. Oltre a numerosi piani di cosmetici e moda, vi sono piani dedicati ai cibi e l’interior design, una grande libreria Tsutaya specializzata in pubblicazioni d'arte, un piacevole giardino sul tetto e un teatro Noh nel seminterrato.

Non meno famoso è il negozio della catena di grandi magazzini Mitsukoshi aperto nel 1930 e la cui storia risale all’anno 1673, esso offre prodotti e servizi su dodici piani! Gli appassionati del marchio di abbigliamento Uniqlo troveranno soddisfazione nell’omonimo edificio di 12 piani i quali offrono la più vasta gamma di prodotti al mondo di questo brand.

Ginza però non è solo shopping sfrenato: se si ama il teatro Kabuki, il posto migliore è il Teatro Kabukiza. Imperdibile è un giro al Yurakucho Gado-shita Dining: uno dei punti di ristoro più interessanti di Tokyo che si trova sotto i binari del treno elevato a nord e a sud della stazione di Yurakucho (In giapponese: Gado-shita, ”sotto trave"). Decine di ristoranti sono integrati nel archi di mattoni al di sotto della linea Yamanote che si estendono per oltre 700m! Qui è possibile mangiare cibi tipici, o sorseggiare vini speciali nelle lussuose enoteche francesi.

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Japan Traditions: Wakakusa Yamayaki Matsuri

Uno dei matsuri più famosi del Giappone è il Wakakusa Yamayaki Matsuri che si tiene nella città di Nara il quarto sabato di gennaio.

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Le Origini

Sulla cima della terza collina del Monte Wakakusa troviamo il Uguisuzuka Kofun, una pietra tombale a forma di buco di serratura.
Leggende dicono che in passato se si bruciava la montagna per la fine di gennaio nel periodo del nuovo anno, era possibile respingere i mostri che ritornavano dalle loro tombe. Al contrario, qualora la montagna non venisse bruciata entro la fine di gennaio, un grosso periodo di sfortuna giaceva davanti per la città di Nara. Come risultato, le storie raccontano che le persone che passavano accanto al Monte Wakakusa cominciarono a incendiare la montagna senza permesso.

 

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A seguito di ciò, ci furono alcuni incidenti dove il fuoco proveniente dal monte Wakakusa arrivò ad avvicinarsi ai confini del tempio Todaiji e Kohfukuji ripetutamente. A causa di questo, nel dicembre 1738, l’ufficio della magistratura di Nara (Bugyosho) proibì le persone dalla pratica di incendiare la montagna. Tuttavia, gli incendi dolosi continuarono per mano di anonimi e in alcune occasioni si avvicinava alle città e i templi vicini. Per evitare pericoli simili, la città di Nara stabilì una regola per permettere alle persone di bruciare la montagna con la partecipazione di rappresentanti dei tempi Todaiji e Kohfukuji assieme al Nara Bugyosho alla fine del periodo Edo.

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Il festival Yamayaki (montagna bruciante) deriva dalle superstizione per calmare gli spiriti dei morti allo Uguisuzuka Kofun localizzata in cima alla montagna, quindi il Yamayaki potrebbe essere anche considerato come un momento di raccolto alla memoria dei defunti.

Storia moderna e odierna

Dal 1900, si susseguirono una serie di cambiamenti legati al Wakakusa Yamayaki Matsuri. In primis, l’orario fu spostato dal diurno al serale e anche la sua data si spostò all’11 febbraio (Giorno dell’impero), anche se durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, le celebrazioni si tennero durante il pomeriggio. A seguito, nel 1910, l’organizzazione passò in mano alla prefettura di Nara.

 

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Dopo la fine della guerra, lo Yamayaki divenne nuovamente un evento serale assieme ad uno spettacolo pirotecnico di oltre cento fuochi artificiali.
Durante gli anni cinquanta, la data dello Yamayaki fu spostata al 15 gennaio, il “Giorno della Maggiore età”, mentre nel 1999, a causa dell’implementazione del cosiddetto “Happy Monday System Act” (legge che spostò alcune feste pubbliche al lunedì), il festival venne celebrato la domenica prima del “Giorno della maggiore età”.

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Dal 2009 troviamo la combinazione che ancora oggi esiste, ovvero l’evento si tiene il quarto sabato di gennaio con uno spettacolo pirotecnico di centinaia di fuochi artificiali. Questi ultimi, sono l’unico evento a Nara che usa i fuochi d’artifico Shakudama che hanno un diametro di oltre 30cm. Uno spettacolo pirotecnico assolutamente magico che vi assicuriamo rimarrà per sempre impresso nei vostri ricordi.

Il monte Wakakusa

Il monte Wakakusa è alto 342 metri e largo 33 ettari ed è ricoperto di erba con discese delicate. Qui si possono vedere cervi, fiori stagionali e piante, come i tradizionali ciliegi giapponesi in primavere e i fantastici colori autunnali tipici del Giappone. Inoltre dalla sua cima, è possibile vedere tutto il panorama della città di Nara con tutta la sua parte storica.

 

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Il monte Wakakusa è circondato da molti patrimoni mondiali dell’UNESCO come i templi Todaiji e Kohfukuji e la foresta primaverile del monte Kasuga, quindi è bene prestare la massima attenzione onde evitare incidenti come far diffondere il fuoco.

La parata

Guidata dal rumore dei corni di conchiglia suonati dal preti della montagna del Tempio Kinpusenji, più di 40 persone affrontalo la parata solenne attraverso il parco, indossando i costumi tradizionali dei rappresentanti dei templi di Kasugataisha, Todaiji e Kohfukuji e degli ufficiali dell’ufficio della magistratura di Nara nel periodo Edo.

 

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L’evento comincia con il Gojinkahotaisai, la Cerimonia di accettazione del fuoco sacro che si tiene al parco Tobohino, sul luogo del Grande falò Tondo. In questa cerimonia, il fuoco sacro viene trasferito dal Grande Falò Tondo alle torce. A seguito di ciò, parte la parata che porterà il fuoco sacro sino al tempio Nogami. Una volta arrivati al tempio Mizuya, il sacro fuoco portato dal tempo Kasugataisha sarà trasferito ad una serie di torce. Una volta arrivato al Tempio Nogami, alla base del monte Wakakusa, il fuoco sacro va a formare un altro grande falò.

 

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Durante la parata, il fuoco è accompagnato da costanti preghiere in primis per la sicurezza dello Yamayaki. A seguire il fuoco viene trasferito nuovamente alle torce, accompagnato dai canti dei preti dei templi todaji, Kohfukuji e Kinpusenji. A questo punto, la parata si sposta verso il grande falò al centro della base della montagna dove viene acceso, dando così inizio allo spettacolo di luce e calore.

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Accesso

Il monte Wakakusa si trova a circa 10 - 15 minuti a piedi dal tempio Todaiji e dal Kasuga Taisha. La montagna può anche essere raggiunta a piedi dalla stazione di Kintetsu Nara in circa 35 minuti o dalla stazione JR di Nara in circa 50 minuti. In alternativa potete utilizzare gli autobus in partenza sia dalla stazione che da Kasuga Taisha ad un piccolo costo.
Se siete in Giappone in questo periodo, il prossimo Yamamaki avrà luogo fra qualche giorno, il 26 gennaio 2019. Non perdetevelo e aspettiamo i vostri racconti!

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Japan Travel: Meiji Shrine

L’Era Meiji

Il Periodo Meiji (明治時代 Meiji jidai, "periodo del regno illuminato") è uno dei momenti storici più famosi del Giappone. Si espande dal 23 ottobre 1868 sino al 30 luglio 1912 e comprende i 44 anni di regno dell’Imperatore Matsuhito.

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A seguito della caduta dello shōgunato di Tokugawa Yoshinobu, cominciò l’era dell’imperatore Meiji, il primo dotato di potere politico. E’ proprio durante questi anni che si incominciò a modificare la struttura politica, sociale ed economica del Giappone basandosi sul modello occidentale.

A seguito della morte di Tokugawa Ieyasu nel 1866, fu nominato suo successore Tokugawa Yoshinobu, che rimase al potere pochi mesi, fino al novembre 1867, lo shōgun presentò le dimissioni e cedette i suoi poteri alla corte. Nel gennaio 1868, le truppe di Tokugawa furono sostituite a Kyoto attraverso un colpo di stato. Ed è proprio in questo periodo che comincia la Restaurazione Meiji che restituì il potere all’imperatore dopo secoli di dominio degli shōgun.

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La prima azione esercitata dal nuovo governo Meiji fu quella di dare qualche privilegio in più alla classe dei samurai, rimasta insoddisfatta dal regime precedente. In seguito ai numerosi contrasti nel 1869 i daimyō furono nominato governatori dei loro feudi. Tuttavia questi ultimi vennero soppressi nel 1871, permettendo la centralizzazione “formale” del potere e il rinforzo dell’istituzione imperiale. Non tutti approvarono la rinuncia del proprio feudo, ma per mantenere ordine e stabilità, il governo persuase i daimyō con promesse di forti ricompense.
Assieme a questo compromesso, il governo si accordò anche con la classe samurai, approvando una legge che consentiva loro di svolgere qualsiasi occupazione nel campo degli affari e nella pubblica amministrazione (le più gettonate erano l’organo istituzionale di polizia e l’esercito imperiale). A seguito di ciò, il mantenimento della classe dei samurai venne assunto dal governo centrale, elargendo anche remunerazioni nei loro confronti.

In questo nuovo stato, l’immagine dell’imperatore diveniva sempre più significativa e nel giugno 1869, con il “giuramente della Carta” a favore dell’imperatore Meiji, nacque la prima costituzione. Qui venivano enunciati i pieni poteri del governo centrale, anche se le decisioni politiche del paese erano affidate ancora ad un governo oligarchico.
Fino al 1881, il regime governò in modo autoritario con nessuna opposizione da parte della classe dominante, ma è in questo anno che scoppiò una grande crisi. Qui, con una richiesta all’imperatore, si invocò il desiderio di trasformare il governo in forma parlamentare.

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Nonostante le difficoltà, il periodo Meiji rimane ancora una delle ere più importanti e con più cambiamenti della storia Giapponese. E’ proprio qui che si gettarono le basi per l’odierno governo del paese del Sol Levante.

Il tempio Meiji

Situato nel cuore di Tokyo e circondato da una foresta naturale e urbana, il Meiji-Jingu è una perla del culto shintō e uno dei santuari più simbolici di della città.

 

Situato nel parco di Yoyogi, a Shibuya, la struttura fu completata nel 1920, in onore dell’imperatore Meiji (1852 - 1912) e della sua sposa Shôen (1849 - 1914), fu vittima dei bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, ma ricostruito completamente poco dopo. Questa è una grande dimostrazione di riconoscenza giapponese verso questo imperatore, e l’esempio più lampante è proprio l’enorme parco che circonda questo luogo di culto, con più di centomila alberi inviato dagli abitanti di tutto l’arcipelago in onore della memoria di questo imperatore.

Per accedere al santuario, tuttora in attività, bisogna attraversare il grande bosco circostante e passare sotto il magnifico Torii in cipresso. Prima di poter entrare nei cortili e negli edifici sacri, bisogna rispettare alcune regole di etichetta, come ad esempio la purificazione del corpo con l’acqua e il saluto al Torii.

 

E’ incredibile come dopo aver passato la grande porta Torii, il rumoroso viavai di Tokyo sparisce e viene sostituito dai suoni tranquilli della foresta e dalle folte chiome arboree. Qui i visitatori del tempio possono prendere parte alle tipiche attività shintoise, come fare offerte nell’area principale, comprare porta fortuna e amuleti, o scrivere un vostro desiderio sulle famose tavolette ema. Non è raro infatti trovare persone di tutte le età che acquistano queste tavolette in legno e che esprimono il proprio desiderio scrivendolo proprio su questi supporti. Una volta espresso il vostro desiderio o augurio, gli ema vengono appesi su un supporto centrale nel tempio e successivamente recuperati dai preti che invieranno poi i messaggi ai Kami (dei).

Il Meiji Jingu è uno dei templi più popolari del Giappone e proprio in questo periodo dell’anno, subito dopo l’Omisoka, accoglie regolarmente più di tre milioni di visitatori per l’Hatsumode, le prime preghiere dell’anno.
Nella parte più a nord delle terre legate al tempio, i visitatori possono trovare la casa dei tesori del Meiji Jingu, costruita un anno dopo che il tempio fu aperto. In questo luogo sono racchiusi molti oggetti personali legati all’Imperatore e all’imperatrice, inclusa la carrozza che ha accompagnato l’imperatore alla dichiarazione formale della costituzione Meiji nel 1889.

 

Una grande area della parte sud delle terre del tempio è occupata dai Giardini Interni, i quali richiedono un piccolo costo di entrata. Tuttavia questi giardini sono particolarmente popolari verso la metà di giugno per ammirare i fiori d’Iris in tutto il loro splendore, assieme alle famosissime gru giapponesi. E se avrete abbastanza pazienza, potrete avere l’occasione di vedere un piccolo stormo di questi fantastici volatili attraversare il grande lago, uno spettacolo unico e magico.

 

Inoltre, passeggiando lungo le vie interne del tempio e del parco, è possibile imbattersi in quello che io chiamo “muro del sake”, un muro composto da gigantesche botti di sake, un dono per l’imperatore da parte di tutte le sakagura del Giappone. Opposto a questo muro invece, è possibile trovare un muro di botti di vino, un dono per l’imperatore da parte di tutte le nazioni estere.

Inoltre, in preparazione del 100° anniversario nel 2020, lavori di ristrutturazione sono in atto per alcuni degli edifici del tempio, previsti fino all’ottobre 2019, quindi se pianificate di visitare Tokyo nel 2020 non potete assolutamente perdervi questa meta, fra una gara olimpica e l’altra!


Japan Travel: Il Palazzo Imperiale e giardini Imperiali

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Sono stata a Tokyo un paio di volte e uno dei miei posti preferiti in tutta la città sono i giardini imperiali nell'area di Chiyoda. Ogni volta che sono in città, trovo sempre un momento (a volte anche più di uno) per visitare questo incredibile posto, un cuore verde a Tokyo, pieno di storia e tradizione ma circondato dalla modernità di questa frenetica città.

Il Palazzo Imperiale di Tokyo (皇居 Kōkyo, letteralmente "Residenza Imperiale") è la residenza principale dell'Imperatore del Giappone. Con i suoi grandi parchi si trova nel cuore del quartiere di Chiyoda e contiene edifici tra cui il palazzo principale (宮殿 Kyūden), le residenze private della famiglia imperiale, un archivio, musei e uffici amministrativi.
L'attuale palazzo è costruito sul sito del vecchio castello Edo costruito dallo shogun Tokugawa Ieyasu e l'area totale, compresi i giardini, è di 1,15 chilometri quadrati.

La storia

 

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Castello di Edo

Costruito da Tokugawa Ieyasu e assegnato come residenza della famiglia Tokugawa, dopo la fine dello shogunato e la restaurazione Meiji, l'imperatore lasciò il palazzo imperiale di Kyoto e si trasferì nel castello di Edo. Questa divenne la sua nuova residenza e fu ribattezzata con il nome di Castello di Tōkei (東京城 Tōkei-jō), nello stesso periodo, anche Tōkyō era stata chiamata Tōkei.

Il 5 maggio 1873, il palazzo Nishinomaru (precedentemente residenza dello shogun) fu distrutto da un incendio e nel 1888 fu costruito il nuovo Palazzo Imperiale (宮城 Kyūjō).
L'organizzazione no-profit "Rebuilding Edo-jo Association" (NPO 法人 江戸城再建) fondata nel 2004 ha l'obiettivo di una ricostruzione storicamente corretta almeno del principale mastio. Questo gruppo progetta di raccogliere donazioni e firme su una petizione a sostegno della ricostruzione della torre del vecchio castello in modo che la capitale possa avere un edificio simbolico.

 

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Il vecchio palazzo

Nell'era Meiji, la maggior parte delle strutture del castello di Edo scomparve. Alcuni sono stati rimossi per far posto ad altri edifici mentre altri sono stati distrutti da terremoti e incendi.
In questo caso, i ponti doppi di legno (二重橋 Nijūbashi) sopra il fossato furono sostituiti con ponti di pietra e ferro mentre gli edifici del Palazzo Imperiale costruiti nell'era Meiji erano fatti di legno.
Quando ti trovi per la prima volta il Palazzo Imperiale, vieni improvvisamente trasportato nell'architettura giapponese classica e tradizionale, ma se avete la possibilità di camminare in quelle sale coprirete che all'interno, il palazzo è un misto della moda giapponese di allora ed elementi europei. Sedie occidentali, tavoli e tende pesanti arredano gli spazi, i pavimenti delle sale comuni hanno parquets o tappeti mentre gli spazi residenziali usavano tatami tradizionali.

Gli ospiti erano ricevuti nella sala delle udienze principale, che era la parte centrale del palazzo. Il suo spazio era più di 223 tsubo (circa 737,25 m2) e il soffitto era in tradizionale stile giapponese, mentre il pavimento era fatto di parquet. Per il tetto, è stato mantenuto uno stile simile al Palazzo Imperiale di Kyoto, tuttavia fu coperto con lastre di rame ignifugato piuttosto che le tradizionali lastre di cipresso giapponesi.
Altri edifici in cemento furono aggiunti nel tardo periodo Taishō e all'inizio del periodo Shōwa, come il quartier generale del Ministero della casa imperiale e il Consiglio privato.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, la notte del 25 maggio 1945, la maggior parte delle strutture del palazzo imperiale furono distrutte durante il bombardamento incendiario di Tokyo da parte delle forze alleate. A causa di ciò, una nuova sala principale del palazzo (宮殿 Kyūden) e le residenze furono costruite nella parte occidentale del sito negli anni '60 e questa zona fu ribattezzata Residenza Imperiale (皇居 Kōkyo) mentre la parte orientale fu ribattezzata East Garden (東 御苑 Higashi -Gyoen) e divenne un parco pubblico nel 1968.

 

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Il palazzo imperiale oggi

Dopo essere sopravvissuto alla definizione del momento storico, il moderno palazzo Kyūden (宮殿) fu progettato per varie funzioni giudiziarie imperiali e la reception si trova nella vecchia sezione Nishinomaru del palazzo.
Ad oggi, la residenza dell'attuale imperatore e imperatrice si trova nei giardini Fukiage ed è ora su una scala molto più modesta, rispetto a quella che era originariamente.

Ad eccezione dell’Imperial Household Agency e dei Giardini Imperiali, il palazzo è generalmente chiuso al pubblico, ad eccezione di visite guidate riservate da martedì a sabato. Ogni anno nuovo (2 gennaio) e al compleanno dell'imperatore, al pubblico è permesso di entrare attraverso il Nakamon (porta interna) dove si riuniscono nella Piazza Kyote Totei davanti alla Sala Chowaden. In questa occasione, la Famiglia Imperiale appare sul balcone davanti alla folla e l'Imperatore di solito fa un breve discorso di saluto, ringrazia gli ospiti e augura loro buona salute e benedizioni.

I giardini

 

Fukiage Garden

Questo è probabilmente il giardino più antico del complesso. Il giardino Fukiage ha portato questo nome sin dal periodo Edo ed è qui che vive la famiglia imperiale.
Il Fukiage Ōmiya Palace (吹 上 大 宮 御所 Fukiage Ōmiya-gosho) nella parte settentrionale era originariamente la residenza dell'imperatore Showa e dell'imperatrice Kōjun e si chiamava Fukiage Palace. Dopo la morte dell'imperatore nel 1989, il palazzo fu ribattezzato Palazzo Fukiage Ōmiya e fu la residenza dell'Imperatrice Dowager fino alla sua morte nel 2000.
Qui potete anche trovare i Tre Santuari del Palazzo (宮中三殿 Kyūchū-sanden), parti delle Regalie Imperiali del Giappone e il santuario svolge un ruolo religioso nelle incoronazioni e matrimoni imperiali.

 

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Tōkagakudō (Music Hall)

Il Tōkagakudō (桃華楽堂, Peach Blossom Music Hall) si trova ad est dell'ex mastio principale del castello di Edo nella zona Honmaru ed è stato costruito per commemorare il sessantesimo compleanno dell'imperatrice Kōjun il 6 marzo 1963. L'edificio di in ferro e cemento copre un'area totale di 1.254 m2 e ognuna delle sue otto pareti esterne è decorata con tessere di mosaico diversamente progettate.

Giardino Ninomaru

Se volete dare una rapida occhiata all'intera vegetazione giapponese, è qui che dovreste andare, dato che gli alberi simbolici che rappresentano ogni prefettura sono piantati nell'angolo nord-occidentale della cinta di Ninomaru. Tali alberi sono stati donati da ogni prefettura e ci sono in totale 260 alberi, coprendo 30 varietà.

 

Kitanomaru

Situato nella parte settentrionale del castello di Edo, questo parco pubblico è famoso per essere la casa del Nippon Budokan Hall, uno dei più grandi siti per concerti, eventi sportivi e altro ancora.
Qui potete anche trovare un monumento in bronzo dedicato al principe Kitashirakawa Yoshihisa (親王白川宮能久親王 Kitashirakawa-no-miya Yoshihisa-shinnō)

East Garden

Ultimo ma non meno importante, gli East Gardens, i più famosi di questo complesso. Qui si trova la maggior parte degli edifici amministrativi del palazzo e comprende le ex zone di Honaro e Ninomaru del castello di Edo, per un totale di 210.000 m2. Situato sul terreno dell'East Garden troviamo l’Imperial Tokagakudo Music Hall, il Music Department of the Board of Ceremonies of the Imperial Household, Archives and Mausolea Department Imperial Household Agency, strutture per le guardie come il dojo Saineikan e il Museo delle collezioni imperiali.

I lavori di costruzione iniziarono nel 1961 con un nuovo laghetto nel Ninomaru, così come la riparazione e il restauro di vari edifici e strutture del periodo Edo. Il 30 maggio 1963, l'area fu dichiarata dal governo giapponese una "reliquia storica speciale" ai sensi della legge sulla protezione delle proprietà culturali.

 

Questo è in realtà il mio preferito e ogni volta che vengo a Tokyo, cerco sempre di passare un pomeriggio qui. È uno dei posti più visitati della città, è vero, ma nonostante tutti i turisti che passeggiano, c'è questa magica atmosfera di tranquillità nell'aria ed è il posto perfetto per sedersi, leggere un libro, scrivere sul vostro quaderno tutte le avventure che avete avuto in questa incredibile città e assaporare tutta la storia che questo luogo ha vissuto.

Accesso

L'ingresso di Otemon agli East Gardens è a pochi passi dalla stazione di Otemachi sulle linee Chiyoda, Tozai, Marunouchi, Hanzomon e Mita. Può anche essere raggiunto in 10-15 minuti a piedi dalla stazione di Tokyo.

Orari di apertura

Dalle 9:00 alle 16:30 (fino alle 17:00 da metà aprile ad agosto, fino alle 16:00 da novembre a febbraio). L'ammissione termina 30 minuti prima della chiusura.

Chiuso

Il lunedì, il venerdì, il nuovo anno (dal 28 dicembre al 3 gennaio) e alcune occasioni speciali. Se il lunedì o il venerdì è una festa nazionale, i giardini sono chiusi il giorno successivo.

Ammissione

Gratuita