Japan Italy: “Un Italiana in Giappone” la serie – Saracchan

Saracchan e la sua esperienza

scritto da: Erika

Qualche mese fa abbiamo lanciato la rubrica “Un Italiano in Giappone” dove intervistiamo i nostri connazionali nella terra del Sol Levante. In pochi riescono a realizzare il sogno di andare a vivere in Giappone e noi vogliamo condividere con voi le esperienze di chi ci è riuscito! Oggi vi presentiamo Sara, un’altra italianissima che vive e lavora in Giappone!

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JIB: Raccontaci in breve chi sei

Saracchan: Buongiorno a tutti! Mi chiamo Sara, ho 25 anni e vengo da Milano, dove ho vissuto per la maggior parte della mia vita. Amo suonare il pianoforte, studiare il giapponese, cantare al karaoke e fare hanami, ovvero guardare i fiori di ciliegio in piena fioritura. Circa tre anni fa ho intrapreso un’avventura che mi ha completamente cambiato la vita: mi sono trasferita in Giappone, dove tutt’ora vivo, lavoro e frequento l’università.
Prima di trasferirmi nel paese del sol levante, ho aperto una pagina facebook chiamata Saracchan’s Japan, dove pubblico foto e video per gli appassionati di questa bellissima nazione. Inoltre gestisco un profilo personale su Instagram dove pubblico le mie avventure giornaliere in quel di Tokyo.

JIB: Come nasce la tua passione del Giappone?

Saracchan: La mia passione per il Giappone nasce in maniera un pò scontata, per così dire, dato che ultimamente in molti si sono avvicinati a questo Paese in questa maniera.
Forse alcuni di voi si ricorderanno che circa dieci anni fa, su MTV, andavano in onda alcuni episodi di anime, tra i quali InuYasha. Quel giorno, dopo essere tornata dal liceo, decisi di girare su canale 8 invece di guardare i soliti Simpson. Fu così che mi innamorai di questo anime particolare che raccontava, in modo pittoresco, la tradizione e la storia del Giappone. Da quel giorno in poi ho iniziato a cercare più informazioni su internet e sono stata introdotta nel mondo dei manga e degli anime, che iniziai a leggere e a guardare in modo assiduo. Tramite essi creavo un immagine del Giappone che mi faceva sognare, nondimeno per la lingua che suonava così affascinante e melodiosa. Dopo di che, passato il periodo anime e manga, mi sono avvicinata alla cultura e alle tradizioni e ho iniziato da sola a studiare la lingua.

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JIB: Da quanto tempo vivi in Giappone e perchè ti sei voluta trasferire in questo paese?

Saracchan: Considerando tutte le mie esperienze in Giappone, posso dire di aver vissuto in questo meraviglioso paese per circa tre anni e mezzo. Nonostante trasferirmi sia stato un percorso difficile, posso dire orgogliosamente di aver realizzato un mio grande sogno. Da notare che con “difficile” non intendo per le questioni burocratiche, ma proprio per la decisione che mi ha portato a compiere questo enorme passo.
Infatti, dopo aver finito il liceo volevo andare assolutamente a Tokyo per poter studiare il Giapponese ma, per vari motivi, sono stata “costretta” ad iscrivermi alla facoltà di biologia di Milano. Qui non mi sentivo realizzata, non ero convinta che quella fosse la mia strada. Un giorno, per caso mi capitò di assistere a Milano alla presentazione dell’agenzia GoGoNihon, che mi ha aperto la via per il Giappone. Infatti, qualche tempo e qualche risparmio dopo, mi sono iscritta ad una scuola di lingua a Takadanobaba, Tokyo, dove ho studiato per un anno, il più bello della mia vita. Dopodichè, finito il percorso di studi, controvoglia sono tornata a Milano, e mi sono iscritta all’università di lingue straniere (con giapponese) a Bergamo. Tuttavia, ormai il mio cuore apparteneva al Giappone e così l’anno successivo mi sono iscritta alla facoltà di Business Economics in un’università a Saitama, vicino a Tokyo, dove tutt’ora studio.

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JIB: Raccontaci una delle esperienze più divertenti che ti sono capitate da quando vivi in Giappone.

Saracchan: Il Giappone mi ha offerto e tutt’ora mi offre tantissime esperienze meravigliose! Forse la prima esperienza che mi viene in mente, legata al mio anno iniziale in Giappone, è stata quando una mia cara amica giapponese mi ha invitato a passare il Capodanno nella casa dei suoi nonni in campagna, con tutta la sua famiglia. Abbiamo cucinato insieme la soba, mangiato cibo tradizionale giapponese, indossato il kimono e, allo scoccare della mezzanotte, bevuto il sake caldo davanti al falò, scambiandoci gli auguri per l’anno nuovo. E’ stata un’esperienza davvero indimenticabile!

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JIB: Da occidentale, quali sono le difficoltà e le differenze che hai riscontrato nei primi tempi in Giappone?

Saracchan: Sicuramente la lingua! Quando mi sono trasferita sapevo dire giusto qualche frase semplice e, non conoscendo ancora nessuno, ho dovuto fare tutto da sola, dalla spesa alle pratiche burocratiche. Per non parlare dei milioni di kanji che vedevo ogni giorno e che non avevano assolutamente senso per me. Inoltre, è stato molto difficile orientarmi con le numerose ed affollatissime linee metropolitane, ma sono tutte cose che ho affrontato con determinazione e grande curiosità.

JIB: Secondo noi, l’Italia e il Giappone hanno molto in comune, raccontaci un po’ del tuo punto di vista su questo argomento.

Saracchan: Penso che il Giappone sia un paese “occidentale” in Asia, in tanti aspetti molto vicino alla nostra cultura e al nostro modo di pensare. Tuttavia, credo che sarebbe più corretto elencare le differenze fra i due paesi, dal momento che differiscono su alcune caratteristiche importanti della vita quotidiana. Pere esempio il Giappone è diverso sulla cultura del lavoro, la puntualità dei treni, la sicurezza nelle strade, il modo di vivere le relazioni e così via. La società giapponese è più incentrata sul bene comune, mentre quella italiana, a mio parere, è più individualistica.

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JIB: Quale città ha catturato il tuo cuore in Giappone?

Saracchan: Tokyo! E’ una città che ha tutto, non manca davvero niente. E’ modernissima, con altissimi grattacieli, ma allo stesso tempo antica, con i suoi templi nascosti sparsi per la città e le viuzze silenziose e caratteristiche che ti trasportano in un altro mondo. Ci sono moltissime attività da fare, molti posti da visitare, è immensa! Giardini spettacolari, un palazzo imperiale, karaoke, Harajuku con i suoi negozi colorati, cafe particolari ed unici nel loro genere, izakaya e molto altro ancora. Non finisce mai di stupirti e ogni giorno puoi scoprire cose nuove e incontrare persone interessanti. Inoltre, è in una posizione molto conveniente, a qualche minuto da altre caratteristiche città quali Yokohama, Enoshima e Kamakura. Direi che è perfetta per me, anche perché, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è inquinata e non ci sono tante automobili.

JIB: Quale città giapponese somiglia di più all’Italia?

Saracchan: Per quanto riguarda il paesaggio urbano, direi il centro moderno di Kyoto. Lì i palazzi sono abbastanza bassi ed è molto meno caotico rispetto a Tokyo. Invece, per l’aspetto “umano”, penso che Osaka sia la città che più si avvicina all’Italia, in quanto i giapponesi che vivono lì sono più socievoli e aperti verso gli altri. Secondo me ad Osaka è più facile conoscere gente e creare nuove amicizie.

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JIB: La fioritura dei ciliegi, raccontaci un po’ il punto di vista di un occidentale che l’ha vissuta

Saracchan: E’ l’evento che preferisco in assoluto! Tutte le strade si colorano di rosa e si animano di visitatori che fanno centinaia di foto. Di solito, i giapponesi si radunano nei parchi con amici e familiari, stendono grandi teli blu sul prato e passano le giornate a fare pic-nic e bere sake. Inoltre, ci sono molti matsuri, ovvero festival con le bancarelle e il street food che diffondono un buonissimo profumo per tutto il parco. E’ un’esperienza unica, specialmente vedere i sakura la sera, illuminati da luci colorate che creano immagini splendide. Per chi dovesse andare a Tokyo durante questo periodo, consiglio vivamente di passare lungo il fiume Meguro e il fiume vicino al Palazzo Imperiale, zone costellate da bellissimi sakura in fiore. 

JIB: Pensi ci sia un futuro per una collaborazione ancora più stretta fra le due nazioni?

Saracchan: Assolutamente sì! Ultimamente, in Italia, il Giappone e la sua cultura stanno prendendo piede e ci sono sempre più persone interessate a scoprire questo meraviglioso paese asiatico. Contemporaneamente, ci sono molti giapponesi che stanno sviluppando un grande interesse per il nostro Bel Paese. Infatti, il cibo e il vino italiano sono molto rinomati e ci sono moltissimi ristoranti specializzati nella cucina italiana. Molto spesso ci sono eventi che sponsorizzano il nostro paese e credo che in futuro ci saranno collaborazioni più strette, anche date dall’aumento di italiani che vivono in Giappone.

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JIB: Ti manca mai l’Italia? Pensi di tornare qui?

Saracchan: Ogni tanto mi manca, soprattutto la mia famiglia, i miei amici e il cibo! Tutte e due le nazioni hanno molto da offrire, ognuna con i suoi pregi e difetti. Al momento non sono sicura di cosa farò dopo la laurea, se vivrò in Giappone o tornerò in Italia, ma so che mi piacerebbe avere un lavoro che mi permetta di vivere tra i due paesi, magari qualcosa legato al settore del turismo.

JIB: Lancia un saluto e un consiglio a tutti i nostri lettori a tutti i nostri lettori

Saracchan: Se siete arrivati a leggere questa domanda finale, vi ringrazio molto e spero di avervi trasmesso qualcosa o almeno di avervi dato qualche suggerimento che potrete usare in futuro. Come ultimo consiglio vi dico di non demordere e di impegnarvi al massimo per raggiungere i vostri obiettivi, che siano quelli di trasferirvi in Giappone, di studiare il giapponese o anche soltanto quello di farvi un viaggio nel paese del Sol Levante. Non sono obiettivi irraggiungibili, non serve essere ricchi, basta essere determinati e volerlo con tutto il cuore. Io, anche con l’aiuto dei miei genitori, ho lavorato sodo per poter realizzare il mio sogno e ce l’ho fatta! Potete riuscirci anche voi, non abbiate paura di osare.

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Instagram: @saracchan