Japan Italy: Far East Film Festival 21 ~ Report

photo credits: fareastfilm.com

«Noi viviamo dall’altra parte del mondo e avevamo paura che il nostro film non venisse capito. Ma il mondo parla una lingua sola: quella dell’amore…».
Abbiamo deciso di cominciare il nostro articolo con questa frase dell’attrice Crisel Consunji dopo il trionfo del film Still Human al Far East Film Festival 21. Perché questa frase rappresenta la verità, c’è una sola lingua che unisce tutto il mondo ed è quella dell’amore.

photo credits: gacktitalia.com

E’ quindi sicuramente un pensiero comune, quello di non essere capiti, che la visione orientale del cinema possa in qualche modo non essere capito dal mondo Occidentale. Il Far East Film Festival ha ancora dato luce a questo mondo che pur sembrando tanto lontano da noi, non lo è affatto, al contrario le similitudini sono tante.

Il film Still Human, con la regia di Oliver Chan e l’attore protagonista Wong, che era già stato premiato con il Gelso d’Oro alla Carriera, ha vinto il Far East Film Festival 21 ed il premio della critica. Al secondo posto troviamo la black comedy cinese Dying to survive di Wen Muye e al terzo posto il coreano Extreme Job di Lee Byoung-heon.


photo credits: scmp.com

Melancholic del regista esordiente Tanaka Seiji si è invece aggiudicato il Gelso Bianco per le opere prime mentre Fly me to the Saitama del grande regista Takeuchi Hideki si è aggiudicato il MYmovies award.


photo credits: mymovies.it


photo credits: mymovies.it

photo credits: aficfestival.it

Il Far East Film Festival 21 ha chiuso con dei numeri esorbitanti: 9 giorni di programmazione. 77 film, 3 anteprime mondiali, 14 debutti, 60.000 mila spettatori, oltre 20 mila partecipanti agli eventi in città e 1600, invece, gli accreditati (giornalisti, docenti, studenti, ambasciatori di altri festival), provenienti da oltre 20 paesi: Italia, Olanda, Slovenia, Regno Unito, Germania, Svezia, Stati Uniti, Francia, Belgio, Svizzera, Cina, Canada, Spagna, Hong Kong, Giappone, Croazia, Ungheria, Polonia, Austria, Norvegia, Corea del Sud, Repubblica Ceca, Brasile, Svezia e Serbia. Oltre 100 appuntamenti tra cui il Cosplay Contest, con oltre 20 mila presenze. Non bisogna dimenticare l’attivissima community di Facebook del festival con 30 mila fans coinvolti.

photo credits: japanitalybridge.com

E’ stato non solo il Festival dell’Oriente, ma anche del mondo intero. Le presenze provenivano da qualsiasi parte.
Noi di Japan Italy Bridge che abbiamo partecipato come media, abbiamo potuto assistere ad un’aggregazione di persone, tra cinefili, esperti, appassionati, giornalisti che non hanno avuto paura della pioggia e del freddo e hanno partecipato con entusiasmo a tutti gli eventi e le proiezioni.
Un grande entusiasmo che si è notato anche nelle talk tenute dai registi e dagli attori, una grande partecipazione e curiosità di sapere come sono nate le opere e come sono state vissute.

photo credits: japanitalybridge.com

Per quanto ci riguarda, con un altro nostro progetto GACKT ITALIA, abbiamo seguito la creazione, l’ascesa e il grande successo di Fly me to the Saitama passo per passo, traducendo e condividendo articoli, interviste e video ormai da mesi. E’ stata quindi una grandissima emozione poter vedere qui in Italia il film di cui tanto si è parlato, sentire le risate del pubblico e i silenzi nei momenti intensi. E’ stato un po’ come vedere la completa evoluzione di una creatura dopo averla seguita fin dalla sua nascita. Grande emozione anche nell’intervista che abbiamo potuto realizzare al regista Takeuchi Hideki che con umiltà, simpatia e professionalità si è raccontato ai nostri microfoni entusiasticamente.

photo credits: japanitalybridge.com

photo credits: japanitalybridge.com

Questo Festival è la dimostrazione che l’aggregazione è possibile, che si può vivere in serenità nonostante le culture diverse, che a volte un pensiero diverso può aprire la mente e far scoprire nuovi orizzonti e magari diventare ancora più interessante di ciò che si può aver visto o sentito fino a quel momento. Ha non solo molto da mostrare, ma anche molto da insegnare. Vi aspettiamo quindi alla prossima edizione, sempre a Udine, per il Far East Film Festival 22, dal 24 aprile al 2 maggio 2020! Non mancate, sarà sicuramente un’esperienza che vi farà tornare a casa arricchiti dentro e perché no… ancora più innamorati di questo mondo così lontano, così vicino che è l’Oriente.