Japan Modern Culture: Kimi no Na wa – Your Name

Kimi no Na wa – Your Name

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Your name (titolo originale: 君の名は。- Kimi no Na wa.) è il fortunato film d’animazione giapponese diretto da Makoto Shinkai e prodotto dalla CoMix Wave Films. Tra il 2016, anno di rilascio, e il 2017 ha sbancato i botteghini non solo in Giappone ma in tutto il mondo.
L’opera ha i tratti di una storia d’amore adolescenziale, ma anche del thriller fantascientifico intriso di riferimenti alle tradizioni e alla cultura giapponese. Con continui cambi di prospettiva e balzi temporali, una animazione vivida e avvolgente, una colonna sonora che accompagna le scene e ne sottolinea i dettagli, Your name ha saputo conquistare milioni di fan.

La Storia

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Il centro della storia sono due ragazzi delle scuole superiori, Mitsuha Miyamizu e Taki Tachibana.
Mitsuha vive nel piccolo villaggio montano di Itomori nei pressi di Tokyo e ama passare il suo tempo con i suoi due amici Sayaka e Tessie. Ha una sorella più piccola e un padre, politico locale, che sembra essere poco interessato a loro. La madre invece è morta e le due sorelle vivono con la loro nonna. Mitsuha, come la nonna, è destinata a diventare una miko, sacerdotessa del tempio locale di cui la sua famiglia è custode. Ma è una vita che le sta stretta, oltre a causarle un pò di imbarazzo con i compagni. Ciò che desidera è trasferirsi nella sfavillante metropoli e vivere come una ragazza normale, anzi di essere nella prossima vita un bel ragazzo di Tokyo.

Taki invece vive proprio nel centro di Tokyo e conduce una vita normale divisa tra scuola, amici e il suo lavoro part-time. Nel tempo libero infatti fa il cameriere in un ristorante italiano, Il giardino delle parole, nome che è un chiaro riferimento ad una precedente opera di Shinkai. E’ un ragazzo un pò irruento ma in fondo gentile che aspira a diventare architetto. Come gli altri colleghi di lavoro, è innamorato della bella collega Miki Okudera.

Un giorno però, la vita dei due protagonisti, che vivono senza sapere dell’esistenza l’uno dell’altra, viene sconvolta da qualcosa di impensabile. In quella che sembrava una mattina come tutte le altre i due si ritrovano, senza una spiegazione plausibile, a scambiarsi di corpo. Questi scambi continueranno per diverso tempo tanto che, superata l’iniziale sorpresa, i due cercano di adattarsi alla nuova condizione. Comunicando soprattutto tramite un diario sui rispettivi cellulari in un certo senso si aiuteranno a vicenda. Mitsuha, con il suo lato dolce e affabile, aiuterà Taki ad avere un appuntamento con la collega di cui è innamorato. Taki invece, con il suo temperamento, aiuterà Mitsuha ad affrontare i suoi compagni di scuola e ad essere più sicura di se. Non ci vorrà molto perché i due, pur non essendosi mai incontrati, comincino a provare qualcosa l’uno per l’altra.

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Un giorno Mitsuha racconta a Taki di una cometa che passerà sui cieli del Giappone proprio nel giorno del suo appuntamento con la bella Okudera. Ad Itomori è il giorno della festa d’autunno. Il ragazzo non capisce di cosa parli ma quando cerca per la prima volta di chiamare il cellulare di Mitsuha, il suo tentativo fallisce. Capisce che per loro non è più possibile scambiarsi i corpi e decide quindi di andare ad incontrarla di persona.
Quando finalmente scopre il nome del villaggio, scopre anche che era stato distrutto tre anni prima. Un frammento della cometa Tiamat era precipitato su Itomori, distruggendo quasi completamente il villaggio ed uccidendo un terzo degli abitanti, tra i quali anche Mitsuha.
Taki si reca allora al santuario del dio protettore locale, Musubi, sulla cima del monte Hida poco fuori dal villaggio. Dopo essere entrato nel luogo sacro decide di bere il Kuchikamizake, il sake preparato da Mitsuha e che lui stesso, nei panni di lei, aveva lasciato lì come offerta trovandosi di fatto a viaggiare indietro nel tempo. Rivede il passato di Mitsuha e si risveglia ancora una volta nel corpo della ragazza, poco prima della caduta della cometa. Consapevole di ciò che accadrà Taki fa di tutto per far si che gli abitanti del villaggio si rendano conto del pericolo. Ma sa anche che quella è la sua ultima occasione per vedere Mitsuha. Corre quindi ad incontrare la ragazza in cima al monte Hida, dove il suo corpo del futuro era rimasto. Qui, i due protagonisti riescono a vedersi, per pochi istanti, prima che le loro memorie vengano cancellate. L’impegno dei due giovani salva il villaggio cambiando così il corso della storia, ma allo stesso tempo lascia in loro un senso di vuoto. Questo distacco da qualcosa a cui non sanno dare né un nome né un volto li spinge a cercarsi pur non avendo più memoria l’uno dell’altra.

Il Successo

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Il film, proiettato in anteprima nel luglio 2016 in occasione dell’Anime Expo di Los Angeles, è stato poi distribuito nelle sale cinematografiche Giapponesi a partire da agosto. Da subito acclamato come un capolavoro, nella sua marcia trionfale ha attraversato ben 92 paesi incassando più di 355 milioni di dollari. Questo lo rende il primo anime per numero di incassi nella storia. Un traguardo che nemmeno gli autori stessi si aspettavano di raggiungere.
Questo successo commerciale lo ha reso il secondo film di animazione di maggior successo in patria dopo la Città incantata di Hayao Miyazaki. È in oltre il quarto film più visto secondo solo a Titanic e Frozen. Ma si è anche guadagnato la posizione di film di animazione giapponese più visto in diversi altri paesi del mondo.

Per quanto riguarda l’Italia, il primo trailer in lingua italiana è stato trasmesso solo dal 6 dicembre 2016. Successivamente, il film è stato proiettato in circa 160 sale dal 23 al 25 gennaio 2017 grazie a una collaborazione fra Dynit e Nexo Digital. Il successo di incassi è stato tale che ne sono state fatte diverse repliche, con un incasso totale è stato di circa 700.000 euro.

A guardare questi numeri non stupisce che il direttore Shinkai sia stato definito da alcuni come il successore di Hayao Miyazaki. Titolo che l’interessato ha molto umilmente rifiutato affermato di non esserne all’altezza

Temi e Simbologia

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L’ispirazione per la storia è arrivata all’autore da opere quali Inside Mari di Shūzō Oshimi o Ranma ½, così come anche da opere classiche come il Torikaebaya Monogatari risalente al periodo Heian (794 – 1185). Ma un’altra fonte di ispirazione per l’autore pare essere stato un antico poema della poetessa Ono no Komachi, che visse tra l’800 e il 900.
In una sua poesia la donna scrisse : “Forse ero assorta in pensieri d’amore quando chiusi gli occhi? Lui comparve. Se avessi saputo che era un sogno non mi sarei svegliata.”

E in effetti più che scambiarsi di corpo i due protagonisti di Your name sognano l’uno dell’altra. Ciò è possibile perchè Mitsuha è una sacerdotessa devota al dio Musubi, la divinità che governa le esperienze e le connessioni umane. Quando Taki nel corpo di Mitsuha si rivela alla nonna, l’anziana donna non ne sembra sconvolta, anzi. Lei stessa infatti ne aveva avuto esperienza trattandosi di un particolare potere della famiglia, pur non ricordando più il ragazzo nei suoi sogni.

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Il tempio, situato in cima ad una montagna che sembra essere il cratere di una precedente apparizione della cometa, rappresenta un luogo sacro. Rappresenta il confine tra il regno degli dei e quello terreno, tra il regno dei vivi e quello dei morti. Per entrarvi, bisogna lasciare una parte di sé, e Mitsuha lascerà una parte di sè nel sake da lei preparato. La creazione del Kuchikamizake è una tradizione di famiglia Miyamizu, assieme alle danze tradizionali e all’intreccio dei fili. È un particolare metodo di creazione del sake che prevede la masticazione del riso per attivarne la fermentazione.

Sono molto importanti a questo proposito le parole pronunciate dalla nonna di Mitsuha:
“Musubi, è l’antico nome del dio guardiano di questi luoghi.
Intrecciare i fili è Musubi.
Il legame tra le persone è Musubi.
Lo scorrere del tempo è Musubi
Tutto questo è parte del potere della divinità.
I fili intrecciati che fabbrichiamo sono un dono della divinità e rappresentano lo scorrere del tempo stesso.
Essi convergono e prendono forma. Si curvano, si intrecciano. A volte si sciolgono, si rompono, e poi si riconnettono di nuovo.
Questo è Musubi. Questo è il tempo.
Musubi è anche condividere qualcosa con qualcuno.”

Queste parole, oltre a rappresentare un concetto spirituale molto profondo, rendono anche la forza del gesto compiuto da Taki quando beve il sake preparato da Mitsuha. Questo gesto infatti è un atto simbolico di connessione profonda in cui il giovane assume in sé una parte di Mitsuha e del suo potere spirituale permettendogli così di incontrarsi.

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Altrettanto simbolico è il fatto che i due giovani si incontrino al tramonto. Secondo le antiche leggende infatti, il tramonto è il momento in cui il confine tra il mondo degli spiriti e quello terreno si fa più labile. Ed è per questo che i giovani possono finalmente incontrarsi pur essendo Mitsuha morta 3 anni prima. I due dovendo però sacrificare i loro ricordi per poter tornare nel mondo terreno.
Un’altra leggenda giapponese trova spazio nella storia. Taki e Mitsuha sembrano infatti essere altresì legati da quello che molti conoscono come il ‘filo rosso del destino’ che si dice leghi due persone destinate a stare insieme. Filo rosso simboleggiato in questo caso da un laccetto che la stessa Mitsuha aveva realizzato e poi donato a Taki.

Shinkai, che come abbiamo detto non si aspettava il successo di pubblico planetario, ha affermato che era nelle suo intenzioni creare un film che avesse come target i giovani giapponesi. Voleva creare qualcosa che li spingesse a credere nel loro futuro.
Lui stesso ha detto: “Ho creato questo film sperando che il pubblico giovane potesse credere nel fatto che ‘forse c’è quel qualcuno nella mia vita che magari non ho ancora incontrato, ma che potrei incontrare domani, o in futuro.’ ”

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Un altro tema importante affrontato dal film è quello della giustapposizione tra la piccola città rurale e la grande metropoli Tokyo, qualcosa che l’autore stesso ha sperimentato. Cresciuto infatti in un piccolo villaggio, si è poi trasferito a Tokyo, cosa che accomuna molti giovani giapponesi.
Qui vediamo Mitsuha, vive immersa nelle tradizioni locali, ma desidera la vita di città, mentre Taki, immerso nella vita di città, impara ad apprezzare il passato e le tradizioni.
Ancora una volta sono le parole della nonna a venirci in aiuto: “Anche se le parole sono andate perdute è importante mantenere le tradizioni “. Con questo sembra volerci ricordare da dove veniamo, contrapponendosi al figlio, politico locale corrotto, che ha scelto di abbandonare completamente il tempio.
Le antiche tradizioni rappresentano il sostrato fondante della comunità, ciò su cui il presente si basa e che lega tutte le persone insieme. E quello che le rende capaci di affrontare anche i periodi più bui.
Il giappone non è estraneo ai disastri naturali, basti ricordare il recente terremoto del 2011, o il grande terremoto del Kanto del 1923. E come dimenticare il disastro atomico che pose fine alla seconda guerra mondiale. Da tutto questo, il Giappone ha sempre trovato il modo di ripartire, ponendo un interesse sopra gli altri: come impedire che ciò che è accaduto una volta accada ancora. Non c’è da stupirsi allora che in questo film i due protagonisti cerchino di impedire quello che sarebbe una vera e propria tragedia.
L’obiettivo del film è quello di dare speranza, ma invita anche a non dimenticare mai le proprie radici e l’unione spirituale che esse possono creare.
Potremmo affermare quindi che Your name abbia una funzione quasi catartica per chi lo guarda.

Punti di Forza

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Che siate tra coloro a cui il film è piaciuto o meno, Your Name ha sicuramente diversi punti di forza oggettivi.
Primo fra tutti l’animazione e la resa molto realistica delle ambientazioni, come è nello stile dell’autore del resto. I paesaggi sono descritti nei minimi dettagli e i colori sono caldi e brillanti. Le immagini sono così vivide da trasmettere, anche solo con i loro colori, le emozioni vive e pure dei protagonisti, contribuendo quindi alla funzione catartica del film.
Pregevole è anche la colonna sonora che è stata composta dal vocalist della rock band giapponese Radwimps, Yojiro Noda.
A Noda, caldamente voluto dallo stesso Shinkai, è stata fatta una sola richiesta : “fare in modo che la musica fosse un complemento al dialogo o al monologo dei personaggi”.
E considerati i risultati possiamo dire che proprio questa colonna sonora rappresenti una delle chiavi del successo di questo film.

Questo mondo sembra volermi tenere buono
Come desideri allora, io mi dibatterò splendidamente.
Your Name Theme song – Yojiro Noda

Eppure, nonostante le critiche positive, Shinkai ha affermato che il film è in realtà non è così riuscito come lo aveva pensato. La mancanza di tempo e di fondi lo hanno costretto a consegnare al pubblico un opera che lui stesso definisce incompleta.
Ha infatti affermato : “Ci sono cose che non abbiamo potuto fare, Masashi Ando (direttore dell’animazione) avrebbe voluto continuare a lavorarci ma ci siamo dovuti fermare per mancanza di tempo e soldi…. Per me è un lavoro incompleto, sbilanciato. La trama va bene ma non è perfetta. Due anni non sono stati sufficienti.”

Prodotti correlati e remake

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Oltre al film, i prodotti correlati a Your Name comprendono altre opere, tra un romanzo, manga, guide al film e cd. Nel solo mese di dicembre 2016, le vendite di questi prodotti sono ammontate a circa 2,5 milioni di copie.
Il romanzo e il manga omonimi in italia sono editi dalla casa editrice J-Pop. Il film in versione Blu-ray e DVD normale, rilasciato nel luglio 2016, è arrivato in Italia nel novembre 2017.
Le vendite hanno confermato il successo delle sale cinematografiche.

Lo scorso settembre è stato anche annunciato che Kimi no na wa avrà presto un adattamento cinematografico hollywoodiano.
Il produttore scelto altri non è che J.J. Abrams (Star Trek, Mission impossible). L’annuncio ha già scatenato i molti fan del film ma anche i semplici curiosi. Molte sono le voci preoccupate che questo adattamento possa stravolgere quello che a tutti gli effetti viene considerato un capolavoro.
E i precedenti non sembrano giocare a favore di questo live action. E’ ancora recente la notizia che il direttore del remake Netflix di Death Note abbia dovuto chiudere il suo account Twitter dopo essere stato attaccato duramente per il lavoro svolto. Duri attacchi sono stati riservati anche ad un altra opera di animazione molto amata, Ghost in the shell, il cui film con Scarlett Johansson non ha proprio soddisfatto i fan.
Kimi no na wa certo non è un film semplice da adattare in ambientazione occidentale per via dei suoi numerosi richiami a particolari ambientazioni e a particolari riferimenti culturali e religiosi. Si pensi a Mitsuha e alla sua famiglia, custodi del tempio del dio Musubi e delle antiche tradizioni del villaggio.
Per quanto riguarda i luoghi invece, oltre ad Itomori che è un villaggio di fantasia, ci sono delle città reali. Non solo Tokyo, ma anche Hida, e lo stesso lago di Itomori è ispirato ad un famoso lago giapponese, il lago Suwa.
Solo il tempo ci dirà quale sarà il futuro di questo adattamento.

Trailer italiano: